DALL’1 AL 7-3 LA DIREZIONE NELL’INCERTO

Dall'1 al 7-3 la direzione nell'incerto

DALL’1 AL 7-3 LA DIREZIONE NELL’INCERTO

Nel buio nebbioso che offusca la via la vita ti chiede di prendere una direzione.

Dall’1 al 7-3 la direzione nell’incerto determina il senso del tuo procedere per la quale la vita ti chiede di compiere ancora una scelta e determinare da quale parte andare.

Un continuo spogliarsi, un continuo rimodulare, lasciare andare, riformulare, osservare.

Dal punto di osservazione ribaltato il discernimento risulta sottile e delicato in quanto, da così, vedere le cose nel complesso richiede una maggior centratura.

Ma come essere centrati nel trambusto delle parti?

Come districarsi nel senso di restrizione e voglia di libertà?

In che modo sentirsi liberi da dentro la gabbia?

Il buio delle parti volto agli estremi non mostra orizzonti, il punto centrale lascia intravvedere una sottile luce, eppure, ancora, nel brancolare, dentro avverti l’incerto dei passi da compiere per timore di sbagliare.

Di cosa ancora ti devi spogliare?

Cosa ancora è necessario lasciare andare quando ormai non restano che brandelli di parti coperte?

Ma, coperte da cosa poi?

Dall’1 al 7-3 la direzione nell’incerto.

Senti che ogni cosa ancora trema e da dentro tutto brucia mentre, in cerca di un po’ di ristoro, ti accorgi che laggiù ancora la pace non c’è.

Ma cos’è la pace?

La sicurezza di poter fare del tuo tempo un continuo rimandare?

Cosa facevi un anno fa mentre ancora non sapevi che il mondo ero pronto a chiudere?

Cosa pensavi? 

Come ti organizzavi per muoverti e costruire?

Quanto hai rimandato la vita prima che ti fosse comunicata la paura di vivere?

Dall’1 al 7-3 la direzione nell’incerto.

Per quanto hai lasciato correre perdendoti nel procrastinare la ricerca della libertà di respirare e sentire e toccare?

Quanto davi per scontato un incontro, un abbraccio, una stretta di mano?

E oggi?

Tutto quello che ieri davi per scontato offrendo ad un incontro una mano molle, forse oggi sarebbe una mano che si apre al contatto, una mano che stringe con energia ed entusiasmo.

Ma, ti ricordi ancora cos’è l’entusiasmo?

E poi, hai mai provato davvero l’entusiasmo?

Ti stai accorgendo di quanto tutto quello che per te era prassi, normalità, quotidianità, oggi rappresenti ai tuoi occhi un percorso ad ostacoli.

Un tunnel oscuro colmo di trappole in cui non riesci ad andare avanti senza farti male e senza perdere parti di quella parte di te che non eri te, bensì quello che credevi di essere.

Dunque, oggi, chi sei tu?

Quello che smania illudendosi di ritrovare la normalità o quello che ha compreso che quella che vivevi era una sopravvivenza che non tornerà più?

Chi sei tu oggi?

Dall’1 al 7-3 la direzione nell’incerto.

Che tipo di selfie posti sui social?

Braccio scoperto e volto coperto illudendoti che “andrà tutto bene”, oppure volto scoperto e sguardo determinato cosciente del fatto che non c’è un cazzo che va bene adesso pronto ad affrontare la tempesta sapendo che oltre un Nuovo Sole sta per sorgere?

Chi sei tu?

E poi, adesso, nel buio nebbioso che offusca la via, mentre la vita ti chiede di prendere una direzione, cosa scegli?

Vita nella ricerca della vera libertà o ancora l’intorpidita illusione nell’attesa che “andrà tutto bene”?

Dal punto degli estremi la naturalità delle cose converge nel centro da cui un piccola luce inizia a brillare.

Il fuoco dentro, il ghiaccio fuori, il tremore che spacca e la vita che riformula ristabilendo la Sacralità delle Leggi Divine che dal cosmo avvolgono il tutto.

… E torneremo a guardare le stelle.

A tutti i Cuori impavidi.

Procedo contemplando il mistero che mi avvolge e nel quale respiro il soffio Sacro della vita.

E il viaggio continua…

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Con Forza, Coraggio e Fede.

Siate Luce!

Stefania Ricceri