Energie e vibrazioni di Giugno 2022.
Cammina nel flusso, lasciati travolgere da quanto senti e permettiti di ascoltare questa vibrazione intensa e penetrante senza porti domande, adesso non riceverebbero risposta.
Come sempre del resto.
La vita non risponde a comando, essa risponde quando i tempi naturali delle cose sono maturi; non prima, non dopo.
Lo abbiamo imparato?
Mah… diciamo che di sicuro stiamo facendo tante esperienze atte a comprenderlo davvero.
Sempre indentro, ancora indentro.
Già, perché se non origina da dentro non origina da nessuna parte.
Dunque, fino a che non germoglierà quel seme che sei, tutto continuerà ad apparire ai tuoi occhi torbido, instabile e confuso.
Che poi, ormai l’instabilità è una costante concreta, piuttosto in tutto questo tempo avremmo dovuto imparare a camminarci.
Non solo, a danzarci!
Sì, perchè la vita è una danza, piuttosto movimentata e piena di volteggi e piroette spesso fatta anche di tripli salti carpiati.
Insomma, un allenamento continuo nel quale imparare a muoverci e respirare.
Lo abbiamo imparato?
Ora, fatto un sintetico punto della situazione generico osserviamo insieme la fotografia Tarologica per questo mese di Giugno 2022.
Cammina nel flusso.
Per quanto questo possa risultare un mese più fluido, le cose in essere sono molte e i movimenti altrettanti; beninteso, i movimenti interiori!
Che poi ecco, i movimenti interiori altro non sono che una risposta a ciò che accade e a come accade.
Eppure, ciò che accade e come accade è determinato da quello che trasmettiamo proprio attraverso quei movimenti interiori.
Tutto è connesso a tutto e quel tutto risponde a tutto nel Tutto.
No no, non è un gioco di parole, questa è una legge sacra e inviolabile.
Ora, diciamo che la situazione generale delle cose in tutto questo grande spettacolo mediatico sperimentale che ci riserva ancora un sacco di sorprese, ci ha rivelato importanti verità.
Non lo ha fatto con titoloni terroristici e di procurato allarme come ormai siamo abituati a leggere e sentire, lo ha fatto attraverso una vibrazione percettibile e per certi versi tangibile.
Certo che in un certo senso ci ha tolto i così detti prosciutti dagli occhi, o se preferite le fette di pomodoro, ma tant’è e chi si è accorto e ha preso coscienza di ciò ha indiscutibilmente fatto un passo.
In avanti non sono di certo io a poterlo determinare, ma di certo è un passo.
Che poi, talvolta sono più edificanti i passi indietro che non quelli avanti, ma adesso non voglio soffermarmi e disquisire sulle direzioni.
Ora come ora ogni movimento è un momento evolutivo importante.
Cammina nel flusso.
Dunque dicevo che questo grande spettacolo mediatico sperimentale che ci riserva ancora un sacco sorprese, ci ha rivelato importanti verità.
Ovvero che nei piani della natura ci sono tutte le cose, basso e alto, bello e brutto, buono e cattivo, luminoso e oscuro.
Non che non lo sapessimo già, ma ne stiamo facendo esperienza in modo concreto e questo ci aiuta ad imparare a scegliere e discernere.
O perlomeno, così dovrebbe essere.
Poi certo, ci sono quelli che è tutto bello e tutto in love, vivono sulla nuvoletta e quando sentono odore d’inferno dicono che è il paradiso che ci sta facendo uno scherzetto burlone.
Tolta questa folta fetta di individui di cui molti si dicono “spiritualnewager“, ci sono poi quelli che se vedono una merda sanno che da esse possono nascere fiori bellissimi.
Ma sanno che è pur sempre merda, così come sanno che le mosche ci vanno a nozze e dunque non le catalogano, per così dire, tra le creature di “alte vibrazioni”.
Nell’immenso regno del Tutto, c’è tutto ed ora stiamo finalmente imparando a riconoscerlo e a riconoscerci.
I veli cadono.
Dunque più di tutto stiamo imparando dove mettere i piedi.
Non è poco!
Cammina nel flusso.
Questo sta accadendo in ogni dove e in ogni contesto.
Sta accadendo dentro come fuori, sopra, come sotto.
É proprio da questo che ci accorgiamo in maniera crescente che questo momento epocale non è per tutti.
Insomma, è palese che ci sono individui che stanno imparando a non calpestare la merda e altri che invece continuano imperterriti.
Non lo dico io, sono i fatti che parlano.
Non conta se vivono sulla nuvoletta o intrisi nella densità, non fa più alcuna differenza al giorno d’oggi.
Mica perché mediti o ti vesti come i maestri ascesi o ti fai i selfie in posizioni yoga significa che hai imparato a guardare dove metti i piedi.
No no!
Lo stesso vale per chi non medita e vive nel terrore di vivere o comunque svolge un procedere prettamente terreno/babbano.
Non diamo così per scontato che costoro non stiano invece imparando a guardare dove mettono i piedi.
Questo per dire che le etichette ce le siamo messe noi addosso per apparire in un certo modo, ma adesso quello che emerge non è come appariamo, bensì come siamo.
Come siamo dentro.
Ed è proprio qui che si cela la grande opportunità che la vita ci offre.
Perché il fatto che siamo in un modo adesso, non preclude che possiamo scegliere di cambiare.
E questa porta è sempre davanti a noi, ma sta solo a noi aprirla e oltrepassare la soglia.
Cammina nel flusso.
Detto questo, nel sesto mese di questo anno di Vibrato 6 che Tarologicamente, nel cammino in divenire dell’essere, è rappresentato da L’Innamorato, siamo giunti alla fase culminante di questo Vibrato 2022.
Chi si siede adesso, permettetemi di dirlo, compie un grande errore di valutazione.
Lo so che da inizio anno ad oggi non abbiamo avuto un attimo di tregua.
Ognuno con la propria storia, il proprio grado di consapevolezza e le proprie scelte, si è trovato in un vortice centrifugante che non è decisamente stato all’acqua di rose.
A guardarci allo specchio siamo tutti un po’ malconci, stanchi, per certi versi incazzati, anche.
Così come siamo stretti nella morsa degli atti finali che sopraggiungono accavallati e ci danno la concreta impressione che tutto, nel Tutto, si muove insieme.
Ed è proprio così!
Ma, per quanto passata la prima, approssimativamente, quindicina del mese, le cose possano poi risultare più “leggere”, ma sarebbe davvero importante continuare a restare.
Quelle che chiamiamo prove, non sono ancora finite e l’estate scorre in fretta.
Ma finirà anche in fretta.
E dall’autunno, chi non si siederà, potrà affrontare quanto arriverà.
Chi invece si siederà sarà travolto dagli eventi.
Si tratta della naturale selezione delle cose.
Da questo processo nessuno è esonerato.
Nessuno!
Cammina nel flusso.
In quest’apertura Tarologica, ogni Arcano è importante, ma tra questi alcuni hanno per noi messaggi d’impatto e piuttosto determinanti.
Nel raccontare il periodo attuale, così come per la direzione che le cose hanno intrapreso.
Il Tredicesimo Arcano, lì messo, ci dice chiaramente che il sovvertimento rivela nuove forme.
Ci indica dei movimenti forti, movimenti per cui davvero non è proprio il caso di sedersi.
Egli ha un comune denominatore con La Ruota di Fortuna, essa ci dice che la ciclicità della vita costruisce nel mondo le forme.
Già da qui è chiaro direi.
Le forme stanno cambiando e stanno per cambiare ancora in modo importante.
La Ruota di Fortuna chiama poi L’Appeso che a sua volta ci dice che l’individuo si rivela guardando ai suoi errori.
Successivamente L’Appeso chiama Il Diavolo, egli ci dice che la Fede contempla l’intelletto.
Cammina nel flusso.
Insomma, certamente stiamo andando verso la riscoperta di importanti valori, ma non è aria per sedersi e prenderla con leggerezza.
Il concetto di Fede non guarda al dogma.
Non è la storia del se ti comporti male finisci all’inferno, così come non è buttare lì due preghierine per cercare di sfangarla anche stavolta.
No, la Fede è attraversare l’inferno sentendo, profondamente, dentro, che ogni cosa ha un senso aldilà della nostra comprensione.
La Fede è sentire, profondamente, dentro, una fermezza d’animo, un’integrità, una Forza interiore tale da riuscire a superare tutto.
Solamente attraversato il caos della riformulazione delle forme potremo sederci nel contemplare l’opera così come L’Imperatore chiamato a sua volta da Il Diavolo.
L’Imperatore ci dice che l’ordine consente la comprensione.
Solo arrivati lì potremmo davvero comprendere, non prima, quindi facciamoci un favore, smettiamo di voler capire, adesso non ci è dato.
Egli, metaforicamente, guarda a La Stella.
Qua mi fermo, non servono altri dettagli in quanto ella ci dice una cosa che rende ad ognuno il senso ed il fatto che sì, nel vale la pena:
“La Speranza che è nel mondo promette il futuro“.
Ecco cosa, insieme alla Fede, deve maturare ed essere ritrovato, la Speranza.
Perché solo con la Fede e la Speranza, troviamo in noi stessi la forza per affrontare ogni cosa.
Solo in questo modo arriveremo lì e ci lasceremo definitivamente tutto questo alle spalle.
Ma no, non si sarà in tanti e quelli che ce la faranno non saranno gli stessi che affronteranno ogni cosa.
Coloro che arriveranno lì avranno dato davvero Corpo allo Spirito in modo pieno e pronti ad evolvere, ancora e ancora e ancora.
E fu sera e fu mattina…
Torneremo a guardare le stelle.
Procedo contemplando il mistero che mi avvolge e nel quale respiro il soffio Sacro della vita.
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Con Forza, Coraggio e Fede.
Siate Luce!
Stefania Ricceri