E se il peso diventa insostenibile c’è solo una cosa da fare: lasciare andare.
Dal 12 al 18-10 il viaggio verso il centro ti invita a porti in ascolto, anche se le grida del mondo, apparentemente, si fanno assordanti.
La vita, con il suo esistere, è in continua crescita ed evoluzione.
La natura, nella ciclicità, manifesta l’evolvere intelligente, criterioso e armonioso di ogni cosa.
Tutto ha un suo movimento atto a produrre manifestazioni al passo con l’espandersi vibratorio.
Il genere umano non è da meno in questo processo e il cielo ce ne manda segnali costanti.
Segnali che, se fino prima erano formulati come input silenti, adesso nel crescendo dell’innalzamento vibrazionale, indirizzano ad un passo indietro prima e indentro poi.
Muniti di libero arbitrio, gli esseri umani ad un certo punto hanno cominciato a smettere di contemplare il cielo, la terra, il fuoco, l’aria.
Ad un certo punto hanno cominciato a disconnettersi dal proprio centro per connettersi alla rete virtuale fatta di progresso, tecnologia, intelligenza sì, ma artificiale.
Dal 12 al 18-10 il viaggio verso il centro.
Accantonando il canto dell’esistere, hanno cominciato ad ascoltare la smania di prevaricazione, di controllo, di accumulo.
Eppure la natura ha proseguito al suo passo, apparentemente lento, ma costante e inesorabile, mentre l’essere umano nella corsa alla conquista dell’illusione di potere, si è perso.
Da se stesso prima e negli schemi da egli stesso creati poi.
La vita però ha continuato a cantare la sua armonia attraverso la ciclicità della natura.
Non parlo di natura solo intesa come stagioni, vegetazione, animali, parlo di un ordine preciso ed evolutivo nel quale si va compiendo, secondo dopo secondo, il senso dell’esistere in tutte le sue forme.
Visibili e non, materiali ed eteriche.
E noi?
Noi abbiamo sporcato, rotto, corrotto, infettato anche.
Così tanto che adesso i risultati sono quelli a cui assistiamo nel nostro quotidiano.
Allora semplicemente stiamo per toccare il fondo.
Ed è proprio da quel fondo che lei, la vita, nella sua immensa generosità, ci darà la possibilità di darci la spinta a risalire per tornare ad esistere in armonia con lei.
L’apice del contorto sistema illusorio non è ancora stato raggiunto, seppur la via è presa e la strada da percorrere non è ancora tanta, l’individuo sta brancolando preso dalla morsa che ha creato credendo di essere superiore alla vita, alla natura.
Dal 12 al 18-10 il viaggio verso il centro.
Ecco la pandemia, la restrizione, la chimica che illude di aggiustare tutto attraverso la rete virtuale che promette guarigione portando a credere che la macchina biologica non sia perfetta e perfettamente in grado di provvedere a se in modo ottimale ed efficiente.
Siamo un prodotto di madre natura che vive su questo piano credendosi al di sopra di tutto per via di una rete intelligente dimentica del fatto che quell’ intelligenza origina dall’essere umano stesso che a suo tempo l’ha creata.
Il contemporaneo non è danno, danno è come questo viene utilizzato.
Danno è credere che ci sia qualcuno che vuole gran parte della popolazione morta per un proprio tornaconto.
Danno è credere che non vi sia via d’uscita.
Eppure, l’essere umano, quando ha creato la rete, l’intelligenza artificiale, prima di tutto ha creato una porta per entrarvi.
Ecco, ora deve solo raggiungere quella porta e uscire, per entrare dentro.
Dentro di se, nel proprio centro, così da poter ancora usare la rete contemporanea come strumento prezioso alla crescita di una società evoluta che si fonde però con l’antica e sacra conoscenza che ci è stata trasmessa dai nostri avi.
Indietro prima, dentro dopo e avanti poi.
Dal 12 al 18-10 il viaggio verso il centro.
Il cosmo ci sta ponendo dinanzi le nostre paure più grandi originate dalla smania di controllo.
Controllo dell’ambiente, delle cose, del prossimo, della nostra esistenza.
In buona sostanza abbiamo perso il controllo del controllo per controllare il controllo stesso senza riuscire a controllare niente.
Il risultato è la paura, la nevrosi, la psicosi.
No, non di massa, di certo però, coinvolge un gran quantitativo di persone, questo sì.
Resteremo, resterete, resteranno in pochi.
Da pochi però diverremo molti e molti e molti.
Lo asserisco da tempo e nel grande setaccio dell’esistere che nella sua selezione naturale adesso ci sbatacchia tutti, va eliminando gli elementi che danneggiano la struttura stessa del Grande Albero della Vita.
Lo fa mettendoci davanti le nostre fobie per invitarci ad affrontarle, affinché nell’andarci oltre si possa tornare al sentiero dell’ascolto del canto dell’esistere fluendo in esso.
E lo faremo, l’antico si amalgama al contemporaneo formando la materia nuova.
Questa, che ci piaccia o no, la nostra direzione.
Dunque lasciare, affrontando e risolvendo.
Affidarsi, un passo indietro e indentro.
Ascoltare, tornando al proprio centro.
Dal 12 al 18-10 il viaggio verso il centro.
Una nuova organizzazione sociale va nascendo, fatta di bellezza, naturalità, centralità equilibrata.
Dagli estremi in arrivo la caduta.
Una rivoluzione sta maturando dentro molti e presto va manifestandosi nella materia come naturale conseguenza delle cose.
La stessa naturale conseguenza che ci ha portato a dirigerci verso l’autodistruzione perché un giorno abbiamo smesso di ascoltare il canto dell’esistere per seguire la smania al controllo.
Per alimentare un illusione astratta fatta di apparenza, ipocrisia e falsità al fine di prevalere, prevaricare, dominare.
Il dominio che avverti come stretta del mondo su di te è lo stesso che a tua volta hai prodotto sul tuo essere, i tuoi simili e tutto ciò che ti circonda.
Un seme, una volta piantato non produce in una notte l’albero colmo di frutti succosi.
L’uomo si è illuso di poterlo fare e adesso sta sbattendo la faccia al suolo.
Ciò che resta di tutto questo è però un fattore primario:
Siamo progettati per farcela.
Anche sbattendo forte abbiamo sempre la possibilità di rialzarci e scegliere di costruire e portare nel mondo la Bellezza.
Dal 12 al 18-10 il viaggio verso il centro.
Ogni settimana attraverso l’ausilio dei Tarocchi che espandono il mio sentire e la mia visione vi racconto le energie, non sempre lo faccio presente.
Questa settimana però voglio mostrarvi gli Arcani estratti grazie al quale avete letto quanto scritto fino a qui.
Lo faccio perché hanno mostrato una situazione che ci sta conducendo verso di lei, La Stella.
Rappresenta La Speranza e il suo messaggio primo è:
“La Speranza che è nel mondo promette il futuro”.
A tutti i Cuori impavidi!
Procedo contemplando il mistero che mi avvolge e nel quale respiro il soffio Sacro della vita.
E il viaggio continua…
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Con Forza, Coraggio e Fede.
Siate Luce!
Stefania Ricceri