MESSAGGIO DAL VENTITREESIMO ARCANO

Il Ventitreesimo Arcano

MESSAGGIO DAL VENTITREESIMO ARCANO

UN MOVIMENTO NON MOVIMENTO.

Messaggio dal Ventitreesimo Arcano: un Movimento non movimento che riporta l’individuo a Ricordare chi è e perché è qui nel processo ascensionale che sta coinvolgendolo, accompagnandolo ad accorgersi che è Libero.

Nel tempo l’indottrinamento sociale ha prodotto corpi atti a controllare, gestire e organizzare le popolazioni in termini collettivi e individuali.

Questo è nato da un non voler essere responsabili di sé, iniziando a delegare scelte, anche importanti, ad altri.

Per tale motivo sono nate quelle che oggi chiamiamo istituzioni che si snodano in politica e chiesa.

Credo che il fomentare di taluni, in tempi addietro, per farsi rappresentanti di popolazioni più o meno ampie, abbia portato poi il genere umano a sedersi, lasciando che codesti facessero.

Solo che, nel tempo, codesti hanno fatto, sì, ma non negli interessi del popolo, bensì dei propri e di una “stretta” cerchia di altri individui posti a ruolo di rappresentanti.

E il tempo è passato e, lungo questo tempo, codesti hanno preso gusto a stare dove stavano e hanno cominciato a “cibarsi” attraverso i popoli, apportando significativi cambiamenti nella modalità di gestione della società con piccoli ma significativi passi atti a strizzarli, i popoli.

Quindi, ad esempio, sono nate le parti che oggi chiamiamo partiti, oppure le religioni, ovvero quei credo che raccontano di un Dio che per la maggiore volge a punire chi non segue le regole.

Ma queste regole, chi le ha determinate e decise?

Su quali principi si fondano?

In che termini dovrebbero portare alle popolazioni benessere e unione?

Un tempo lontano, gli antichi contemplavano il cielo e seguivano le stelle per orientarsi e per comprendere quali fossero i flussi, al fine di onorare la vita e camminarla con ossequioso rispetto di un qualcosa che non vedevano e non sentivano con occhi e orecchi, ma che sentivano Dentro.

Perché erano connessi a quel flusso e a quel movimento Celeste che produceva.

Vivendo in armonia con il proprio prossimo e con il Creato.

Il Ventitreesimo Arcano
«La fratellanza, nell’uomo che ragiona, porta alla Comunità organizzata» - Sole -

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Messaggio dal Ventitreesimo Arcano.

Ognuno viveva in maniera responsabile, rispettosa del prossimo, in armonia con il movimento Celeste.

Non servivano regole, ogni individuo sapeva bene che non era facendo del male che si raggiungevano concordanza e unione tra le genti.

Non c’era il privare un altro per il proprio tornaconto, questa cosa non era minimamente considerata.

Poi, però, le cose un poco alla volta hanno preso a cambiare, le persone gradualmente hanno smesso di osservare il cielo, di ascoltare il flusso e di essere responsabili di sé.

Così qualcuno ha colto la palla al balzo e si è proposto rappresentante di questo o quello, da lì è iniziato lo smarrimento, poi evidenziato dai primi scontri tra gli esseri umani.

Quindi, tali rappresentanti, per farsi ascoltare e seguire, si sono messi in alto.

Hanno cominciato a costruire quell’alto, rimarcando così una posizione e arredandola con cose che facessero percepire chiaramente la differenza tra quell’alto e il basso, dove si trovava invece il popolo.

Sulle prime, per il popolo è risultato giusto.

Avevano qualcuno che provvedesse a loro, dunque celebravano quella posizione alta, la nutrivano perché ritenevano che fosse giusto avere un rappresentante.

Chiaramente, per chi stava in alto, la cosa li faceva sentire importanti.

Questo ha fomentato parti interiori che appartengono naturalmente all’umano, ma non per utilizzarle, bensì per discernere e scegliere di fare bene piuttosto che male, per evolvere piuttosto che involvere.

Solo che questo non è stato preso in considerazione.

Chi occupava quello spazio alto ha iniziato a sentirsi alto e a voler andare ancora più su.

Ha iniziato a pensare che potesse diventare prima come, e poi meglio, di quel flusso Celeste, di quel Mistero Divino.

Allora ha cominciato a raccontare e a decidere di mettere regole senza curarsi del bene del popolo, ma del proprio.

Ora, inutile andare avanti a raccontare, i risultati di questo sono chiari a tutti.

La situazione ha raggiunto livelli davvero importanti, e oggi questi livelli ci circondano quotidianamente, e per molti sono anche giusti.

Ma perché sono giusti per molti?

Perché davvero pochi, oggi, sono responsabili di sé.

Succede perché la maggior parte degli individui non sa nemmeno più cosa significhi essere responsabili di sé, non lo ricorda.

Segue le regole che dall’alto arrivano.

Anche se viene imposto di autodistruggersi firmando una liberatoria di scarico responsabilità che impone di autodistruggersi.

Ma cosa vuol dire la parola responsabilità?

Il termine responsabilità deriva dal latino respònsus, participio passato del verbo respondère, rispondere cioè, in un significato filosofico generale, impegnarsi a rispondere, a qualcuno o a sé stessi, delle proprie azioni e delle conseguenze che ne derivano.

Questo significa che, dal momento in cui l’individuo ha smesso di scegliere per sé, ha smesso anche di rispondere di sé.

Ha preferito delegare il proprio benessere, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti e, purtroppo, nella vita quotidiana di tantissimi.

Al punto che, se ai tantissimi provi a dire che le cose potrebbero essere diverse tornando ad essere responsabili di sé, ti guardano come se arrivassi da chissà quale galassia lontana.

Rispondono che la vita è questa e che bisogna essere obbedienti alle regole ormai decisamente imposte dall’alto.

Ma, se stai guidando la macchina, ti serve una regola che determini a che velocità andare, o ci arrivi da te che è opportuno essere prudenti per non ledere te e gli altri?

Se srotoli una caramella, ti serve una regola che dica di buttare la carta nell’immondizia, o ci arrivi da te?

Ti viene detto che bisogna armarsi, ti serve una regola per capire che non è la via della pace, o ci arrivi da te?

Metti al mondo un figlio, ti serve una regola che dica che devi prendertene cura, o ci arrivi da te?

Quando vai in bagno, ti serve una regola per ricordarti di lavarti le mani dopo, o ci arrivi da te che è opportuno lavarle?

Se l’acqua è un bene prezioso per la vita tutta, ti serve qualcuno che te la faccia pagare, o ci arrivi da te che è un bene indispensabile per la tua sopravvivenza e per tutto ciò che ti circonda?

Avverti dentro di te qualcosa che non codifichi e che ti fa sentire che c’è dell’altro, che ti nutre interiormente facendoti avvertire una connessione con quel qualcosa.

Ti serve una regola che dica di pregare e pentirsi, o ci arrivi da te che puoi benissimo mantenere alta quella connessione senza luoghi, statue o date preconfezionate?

Ora, potrei andare avanti a lungo.

Il punto è che la Vita non è così come il genere umano per la maggiore la intende.

La Vita vuole solo vivere, e siccome noi siamo vivi, dovremmo solo vivere, pienamente, con responsabilità, con apertura, con quello che si chiama buon senso.

Messaggio dal Ventitreesimo Arcano.

Allora, dal momento che divieni responsabile, che manifesti il buon senso, non ti serve un cartello in strada per andare piano.

Non ti serve pagare cifre spropositate a quell’alto che oggi si chiama Stato per vivere dignitosamente, non ti serve che qualcuno ti dica come comportarti se srotoli una caramella.

Neanche ti serve che qualcuno ti dica come sentire il Divino in te e ti indichi dei giorni per pregare, tanto meno ti serve un tizio che ti dica di parlare in nome di Dio.

Sai perché?

Per il semplice motivo che hai già, in te, tutto il necessario per stabilire una conversazione con quel Mistero Divino.

Per mantenere una connessione con quel Sacro Flusso, e non c’è nulla fuori che possa minimamente essere rappresentante di quel Sacro Spazio che sei, che siamo.

Allora succede che, se ti rendi conto di tutto questo, un poco alla volta il buon senso si fa strada in te.

Quindi, se ti metti alla guida, percorri la strada con coscienza, non ti serve un tizio vestito con quella che chiamiamo divisa per controllarti.

Tanto meno ti serve un tizio che si veste come fosse Dio sceso in terra per sentire dentro di te che c’è un qualcosa di Magnifico che ci ha donato la vita e tutto quello che ci circonda in termini di natura.

Se ti rendi conto di tutto questo, un poco alla volta il buon senso si fa strada, e non lanci cartacce o bottiglie vuote per terra: cerchi il primo contenitore per rifiuti più vicino, oppure appena arrivi a casa getti via nel tuo.

Non dai retta a chi, nel ruolo di politico rappresentante, ti dice che servono soldi tuoi per comprare armi perché la pace si raggiunge con la forza e con la morte di altre persone.

Dentro di te lo sai bene che la pace si raggiunge con la calma, nel rispetto di ognuno.

E tutto questo tu effettivamente lo sai già, perché i suddetti si sono messi comodi nel tempo e hanno cominciato a mangiare sulle spalle del popolo.

Hanno deciso di fare le guerre mandando il popolo a combattere e a morire.

Di far pagare tutto al popolo per gonfiare il proprio cassetto d’oro, messo vicino e pronto all’uso.

Mentre al popolo è stato detto di mettere tutto in banca e di non poter ritenere che i propri risparmi siano pronti all’uso, perché più di un tot non lo si può prelevare.

Sì, perché il popolo ormai gira senza contante, arrivando a pagare pure il caffè al bar con il bancomat.

Coloro che il popolo lo rappresentano, chissà perché, hanno sempre a disposizione grandi quantità di denaro contante.

Invece, qui ormai è un po’ come se fosse detto: “tu fai quel che dico, ma non fare quel che faccio”.

Per non parlare di tutte le vie preferenziali che utilizzano a discapito del popolo.

Per quale motivo io devo fare code interminabili per un documento o per una pratica burocratica, mentre c’è chi può passare davanti a tutti e ottenere quel che vuole in un minuto, mentre io devo sperare in tempi ragionevoli?

Lo so che non ti sto dicendo niente di nuovo.

Queste stesse cose le vedi, le pensi e le senti anche tu.

Ma non si può sempre dire che le cose ormai sono così, che bisogna avere pazienza e che tanto non è il singolo a fare la differenza, perché non è così.

Il singolo può eccome fare la differenza, anche grande.

Se ognuno, singolarmente, si rendesse conto di poter riappropriarsi di sé divenendo responsabile, se si azionasse il buon senso e si comprendesse che non servono preposti per far seguire delle regole, ci si sgancerebbe da questo meccanismo e si comincerebbe a camminare in modo verticale, eretto, accorto, rispettoso, centrato, pulito, vibrante, libero, vivo!

E quell’ognuno diverrebbe un numero importante di individui .

Non dando più da mangiare a quelli in alto che si dicono rappresentanti del popolo, perché si indebolirebbero e sparirebbero,  non servirebbero più a nessuno.

Non dico che questo succederebbe in una manciata di giorni, ma sarebbe un crescendo esponenziale con il trascorrere delle settimane.

Perché, così com’è contagiosa la paura, lo è anche l’accorgersi, lo è anche l’ausilio del buon senso e, anzi, in questi termini è anche più contagioso della paura e della bruttura.

Non si tratta di costituire gruppi, comunità, fazioni o “partiti”.

Adesso fondamentale è il flusso interiore che ci sta conducendo a una trasformazione davvero senza precedenti.

Sta accadendo adesso e, per quanto moltissime persone siano intorpidite e spente dalle notizie devianti, resta il fatto che, in crescendo, moltissimi individui avvertono che le cose stanno cambiando in loro.

Sentono un richiamo, un fruscio singolare e bizzarro che produce movimenti anche impattanti in tutto l’apparato emotivo, e la naturale conseguenza è smettere, dire basta a tutto questo teatrino distorcente.

E si sta raggiungendo la comprensione che non è scendendo in piazza che le cose cambiano, ma è scendendo in sé stessi.

Sentendosi e allineandosi a quel sentire che produce un fisiologico distacco da un qualcosa che non risulta più, così, uno stimolo spegnente.

Bensì un flusso rivitalizzante, attivo, fremente, colorito, creativo ed espressivo, che porta a tornare ad essere responsabili di sé.

Porta ad accorgersi dei valori veri, di quali veramente sono le cose importanti, scegliendo di vivere e di dire, quindi, sì alla Vita.

Allora la corsa diventerà cammino.

Il tempo non sarà più un fattore da combattere.

Il respiro tornerà cheto, profondo; la gestione del quotidiano cambierà, così come cambieranno le priorità.

Nella comprensione che tutto ciò che si è sempre fatto di corsa o che era detto impellente, in verità non lo era.

Perché si trattava di un’illusione mossa da un sistema marcio.

Quindi, questo è il momento del singolo individuo che si sta riformulando nell’allinearsi alla Nuova Frequenza Cosmica.

Che parla di pace, calma, serenità, spensieratezza, rispetto, amorevolezza, fratellanza, desiderio di unione e condivisione.

Comprensione profonda, azione cosciente e responsabile, buon senso e — cosa che ci accorgeremo diverrà un fattore molto presente — l’empatia.

Abbiamo un’idea del movimento in termini di azione attiva, esterna, manifestante.

Adesso è il non-movimento che fa e farà una grande differenza.

Ovvero il rendersi conto di non essere più aderente a un sistema di cose che parla solo di procurato allarme e quindi di paura, di morte, guerra, armi, controllo, soprusi, umiliazioni, precarietà materiale, mentale, fisica, spirituale.

Messaggio dal Ventitreesimo Arcano.

Non c’è da cercare fuori,.

Perché fuori, attualmente, si trovano confusione, disordine, violenza, imposizioni, regole su regole che limitano l’individualità e la Bellezza dell’Essere Umano.

E se non si aderisce più a questo marasma di putridume, si può raggiungere solo una comprensione:

ed è che non è fuori che le cose cambiano, ma Dentro.

E da quel Dentro, poi, sarà assolutamente naturale e fisiologico che anche il fuori ne verrà coinvolto.

Perché ciò che oggi facciamo singolarmente, domani sarà la Nuova Comunità Organizzata.

E per “domani” non intendo certamente tra milioni di anni, bensì in molto, molto meno.

Adesso le Forze Celesti sostengono fortemente questo passaggio.

Siamo nel pieno di un’accelerazione, già nel giro di qualche giorno individualmente e di qualche mese pluralmente, le cose si manifestano nella materia.

Questo è dovuto anche al fatto che la materia stessa è coinvolta in questa rimodulazione di frequenza.

Quindi si tratta e si tratterà di un fisiologico allineamento frequenziale che, come naturale conseguenza, manifesterà la Bellezza.

Non si tratta di resilienza.

Quindi non è la capacità di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà.

Si tratta, piuttosto, di distaccarsi completamente da un elemento non congruo all’esistenza, non pertinente al procedere dell’essere umano, non utile alla continuità della Vita tutta.

Significa uscire da uno schema, rompendolo, un colpo alla volta, un individuo alla volta.

E se uno schema si rompe, inevitabilmente cade un muro, e quello che si trova oltre è completamente diverso dal disegno a cui l’essere umano è stato indottrinato fin dalla sua nascita.

Significa iniziare a camminare su di un terreno che si sente e con cui si attiva una connessione tale da portare l’individuo a comprendere che, a prescindere da quelle che possono essere le proprie origini cosmiche, a prescindere da come si è sempre fatto, creduto e vissuto, le cose possono cambiare.

Perché uscire dall’illusione significa iniziare a vedere quanto è Magnifico il Creato e quanto è Magnifico l’Essere Umano, accorgendosi che questa, adesso, è CASA.

La nostra meravigliosa Casa.

È un atto di rivoluzione individuale che tocca dentro e accende.

E se siamo sempre stati in una stanza buia, se non abbiamo avuto modo di avvertire quel richiamo e non abbiamo mai avuto modo di vedere chiaramente, appena la luce si accende, porta a vedere.

E, se vedi, certamente si accendono dei motori interni che rispondono proprio a quel richiamo latente che nel tempo hai avvertito e a cui non sapevi dare voce, senso, forma.

Dunque, dal momento che poi le cose acquisiscono voce, senso e forma, niente può restare come sempre lo abbiamo saputo.

Questo è ciò che, sottilmente — ma neanche tanto sottilmente — sta accadendo dentro di te, dentro di noi.

Te ne puoi rendere conto da molte cose:

i tuoi gusti cambiano, ti guardi intorno e ti rendi conto di quante cose inutili ti circondano che prima ritenevi essenziali.

Da ciò che senti nel tuo apparato emotivo che si manifesta in maniere distinte dalla tua norma.

Dall’entrare in maggior contatto con le persone a te vicine, e anche con quelle che incontri per caso o che incontri al di là del tuo contesto.

Inizi a sentire dentro di te come si sentono e, siccome per la maggiore le persone sono tristi, sole, rabbiose, frustrate, doloranti, tu avverti quanto sentono.

E questo allinea la tua frequenza alla loro, ma non scende al loro livello di malessere.

Ciò che accade è che la tua frequenza abbraccia la loro, scaldandola, portando conforto, accoglienza — e questo produce effetti sorprendenti.

Non si tratta di “comportarsi bene e seguire le regole”.

Si tratta di portare al riemergere codici già dentro ognuno di noi, che permettono, in naturale conseguenza, l’ausilio di quello che chiamiamo essere il buon senso.

Cosa che si muove sulle corde della fratellanza, della comprensione, della vicinanza, dell’accoglienza, dell’amorevolezza, della connessione.

Allora, nel movimento non movimento accade qualcosa di straordinario.

Perché così come le persone possono finire nel calderone della paura, possono camminare nel mondo tenendosi per mano nell’unione d’intenti.

Nella comunicazione aperta, spontanea, libera.

Possono costruire, progettare, formulare, argomentare e conoscere in maniera sana, etica, onesta, cristallina.

Quei codici già dentro di noi sono relazionati al discernimento, alla responsabilità, alla capacità di rispondere alla vita con armonia.

Regolano gli eccessi e formulano il senso dell’equilibrio criterioso in tutte le cose.

Un movimento di questo tipo avrebbe un impatto sulla società, e chi ha la tendenza, per tutta una serie di ragioni, a fare le cose in maniera non congrua alla Bellezza, si ritirerebbe prima e si allineerebbe poi.

Non adeguerebbe, allineerebbe, perché quando la frequenza è attiva, penetra, nello stesso modo in cui è penetrata la paura e il controllo.

Questo significherebbe che, in normali condizioni, un movimento di questo tipo, nel giro di soli dieci anni, rivoluzionerebbe completamente la società e la modalità di viverla.

Allo stato attuale delle cose, l’accelerazione energetica amplifica esponenzialmente ogni cosa:

gli accadimenti climatici, sociali, mondiali e cosmici stanno portando a un punto di smottamento tale per cui cambiare, in meglio, diventerà l’unica soluzione possibile.

E non sarà una scelta fatta perché non ve ne saranno altre:

sarà una scelta cosciente, che origina da profonde comprensioni, sarà sentita, dentro.

E sono sicura che hai già notato importanti cambiamenti in te e nelle persone.

Questo perché, nel corso di luglio e agosto, una forte espansione energetica va a coinvolgere un alto numero di individui.

E la crescente crisi mondiale porterà le persone ad avvertire il senso del distacco dalla bruttura, dallo spargimento di sangue innocente e dall’umano confuso nel mondo.

Questa estate sarà di grande impatto a causa, anche, di movimenti climatici di forte rilevanza.

Movimenti che inevitabilmente risponderanno a influenze cosmiche in via di rimodulazione per il fatto che il Grande Pianeta va avvicinandosi al nostro e, inevitabilmente, muta e muterà in crescendo l’assetto frequenziale del nostro sistema solare.

Messaggio del Ventitreesimo Arcano.

Da Settembre ti renderai conto di quanto dentro di te è mutato e di quanto è mutato intorno a te.

Questo lo vivrai come un salto nell’ignoto, ma sentirai anche, dentro di te, la volontà di farlo, il salto.

Perché strada facendo, si va aprendo un varco tra te e le Forze Celesti.

Avvertirai un flusso che ti circola Dentro e che ti accompagnerà, sosterrà, ispirerà e che andrà alimentando la tua Fede Divina.

Dunque, non attendere che le cose cambino da fuori.

Fai tu il primo passo.

Lo so che ti può risultare retorico, ma proprio perché retorico, vuol dire che già sai, che già senti: va solo fatto.

Compi quel passo che ti permette di vedere e sentire la Bellezza.

Quel passo che ti fa sentire la Libertà di scegliere per il tuo bene e per il bene delle persone che ami, e delle persone tutte.

Non hai bisogno di controllo.

Sei perfettamente in grado di valutare te.

Non hai bisogno di regole.

Sei perfettamente in grado di autoregolarti.

E nemmeno hai bisogno di leggi.

Puoi perfettamente muoverti nel rispetto di te e del tuo prossimo, come dell’ambiente.

Non hai bisogno di controlli, sei  in grado di regolarti in modo equilibrato, armonioso, rispettoso, accogliente, amorevole.

Ricorda chi sei.

Ricorda perché sei qui.

Allora, ancora una volta ti domando:

“Hai tu fede?”

I Creatori stanno arrivando.

Io sono Michele.

Camminando nel Mistero.

FIDEM

La Via, ora, è illuminata di Blu.

Lasciati pervadere, la linea Sacra è accesa, l’alba è davvero prossima.

A tutti i Guerrieri dell’Esercito Celeste.

Siamo verso l’ingresso del Nuovo Rinascimento.

L’era della Interezza è alle porte, la Stirpe dei Puri si va formando…

Umani Divini. Divini Umani.

E fu sera e fu mattina..

Stefania Ricceri

Stefania Ricceri

Tarologa • Autrice
Libro - Il Ventitreesimo Arcano

Il Nuovo Libro

Il Ventitreesimo Arcano

Il Ventitreesimo Arcano toccherà parti profonde e antiche di te, per accompagnarti a Ricordare chi sei e perché sei qui.

Procedo contemplando il mistero che mi avvolge
e nel quale respiro il soffio Sacro della Vita.

Se vuoi approfondire le argomentazioni che tratto ho pubblicato due libri che potrebbero fornire un ottimo contributo alla tua evoluzione

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Siate Luce! 

Stefania Ricceri 

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