Quante cose stanno accadendo in questi giorni.. No no, non è la solita frase fatta questa perché davvero in questi giorni stanno accadendo molte cose. Ciò che rende tutto particolare è la modalità in cui le situazioni si verificano.
Facciamo un passo indietro… da metà aprile circa siamo entrati in uno stato per il quale tutto, pur scorrendo, ha riportato pesantezza, stati emotivi hanno segnato giornate che non si vede l’ora di dimenticare e lo stesso vale per il corpo che per molti sembra aver attraversato torture indicibili. Ora siamo finalmente arrivati quasi alla fine di questo maggio, periodo che fino al 20 è stato un crescendo di situazioni estreme, reazioni, azioni, pensieri, emozioni; tutto è stato portato all’eccesso.
Il fondo più profondo è stato toccato, le paure hanno fatto capolino, rabbie si sono manifestate con violenza, parole buttate fuori con dosi di veleno spesso letale. Accadimenti hanno segnato per molti conclusioni inaspettate e il senso di destabilizzazione è stato così forte che cadere è stato inevitabile. Ci si è fatti male, perdendo ogni forza si è scoperta la debolezza e dal suolo ecco che la prospettiva ha cominciato a cambiare.
Silenzio.
Osservazione.
Una tempesta rumorosa ma profondamente silente si è manifestata per ognuno di noi.
Un frastuono così forte da non lasciare intendere a tratti cosa sia accaduto.
È un po’ come se trovandoci in una stanza completamente buia qualcosa ci avesse colpito così forte e duramente senza però capire da dove e da chi provenissero i colpi.
Colti di sorpresa siamo stati messi al tappeto.
Ora la tempesta silente è finita, stiamo supini sul tappeto e gli occhi sono rivolti al cielo… un cielo mai visto prima, mai osservato da questa prospettiva.
Un cielo che parla.
Parla una lingua sconosciuta ma perfettamente comprensibile e ci sta preparando a quanto sarà quando una forza magnetica proveniente proprio dal cielo ci aiuterà a rialzarci.
Questa è la fase della bolla di sapone, un gran brusio nel vederla, si commentano le sfumature di colore che assume, la sua forma, si guarda fluttuare sapendo che da un momento all’altro questa scoppierà e di lei non resterà più niente e allora il brusio si placherá… già, quanto brusio per una bolla di sapone. Chi le crea chissà da cosa vuole distogliere l’attenzione…
Ma ormai giugno è prossimo, prima del 10 la spinta dal cielo ci aiuterà a rialzarci dal tappeto e ci attirerà nella sua direzione. E la prospettiva di nuovo cambierà e da lì le cose appariranno ancora differenti. Così differenti che comprenderemo che noi non siamo più gli stessi che sono caduti al tappeto e che la bolla ci ha mostrato molte illusioni e diverremo esseri nuovi con radici profonde al suolo e braccia alzate al cielo, cosicché, dall’unione di queste due forze in noi, finalmente saremo individui nuovi pronti a compiere i primi passi nel Nuovo Mondo.
Molte cose accadranno…
Siate Luce!
Stefania Ricceri