DAL 2 ALL’8 – 11 SI SPROFONDA NEL DISAGIO

Dal 2 all'8 - 11 si sprofonda nel disagio.

DAL 2 ALL’8 – 11 SI SPROFONDA NEL DISAGIO

Il senso di smarrimento e la distruzione di illusorie certezze.

Dal 2 all’8 – 11 si sprofonda nel disagio paludoso che porta ad un ulteriore stretta sociale.

Niente da fare, la percezione umana ha l’impressione che la vita abbia voltato le spalle al calore della vicinanza.

In tutto questo, seguendo ogni genere di protocollo, ancora non basta per cercare di ricostruire un minimo di rapporto e di criterio sociale.

Il senso di crisi, solitudine, abbandono delle istituzioni, aumenta il senso di instabilità e incertezza per il futuro.

Ci si sente inghiottiti dal nulla qualsiasi cosa si faccia.

Dilagano scene che fanno sentire la dignità sotto i piedi.

Ci si sente impossibilitati a compiere un passo dopo l’altro in quanto l’impressione è di camminare su di un campo minato.

Minato da restrizioni, manganelli, comunicati, terrorismo mediatico su ogni fronte.

Dal 2 all’8 – 11 si sprofonda nel disagio.

Assistiamo a comunicati di governatori che parlano in modo più grottesco di Cetto La Qualunque domandandoci se stiamo assistendo ad uno spettacolo in teatro e non ce ne siamo accorti…

Ah no, giusto, i teatri sono chiusi.

Ma quindi è tutto vero?

Davvero è tutto vero?

Ecco, questa è la domanda che in molti iniziano a porsi nel trovarsi a stretto contatto con questo guazzabuglio vischioso fatto di un ufficialità melmosa e di un’ufficiosità autentica.

Il criterio ordinato delle cose pare davvero invertito e per la maggiore, nel non sapere più a cosa credere, si smette di credere a tutto.

Si smette di cercare soluzioni.

Di spronarsi con volontà per affrontarlo e uscirne da questo intricato momento.

Si smette di ricercare la Forza Dentro e si tende a mollare.

Nel frattempo però, ancora si accende la tv, si cercano notizie, ormai dipendenti da esse come drogati, in continua ricerca di una dose con il quale placare l’astinenza.

In più, per non farsi mancare niente, aumenta vertiginosamente la tendenza a farsi di farmaci antidepressivi, ansiolitici, sonniferi e via discorrendo.

Dal 2 all’8 – 11 si sprofonda nel disagio.

Lo stato emotivo è al collasso e non sapendo bene come fare si cerca di spegnerlo per non sentirlo più e questo porta, inevitabilmente, a diventare automi camminanti senza meta in balia di tutti i “Cetto La Qualunque” in circolazione per il mondo.

Nel frattempo si punta al nuovo commercio di creme viso che leniscono le infiammazioni da mascherina. 

Si sfornano creme per alleviare il bruciore da gel disinfettante.

Si cercano soluzioni per bloccare l’insorgere delle orecchie a sventola.

Dilagano video con tutorial per valorizzare gli occhi in tempi di mascherina.

Ognuno cerca di consolarsi come può senza trovare ristoro, in alcun modo, in tutti i sensi.

Questo è il quadro generale della situazione attuale, inutile far finta di non vedere.

Senza contare poi che, in tutto questo, i toni aspri si consumano proprio tra le persone per cui il comune denominatore è quello sopra descritto.

Anziché cercare di stringersi avvicinandosi almeno con una parola di conforto, ci si guarda con diffidenza e alla prima si sfoga la frustrazione con esplosioni di rabbia lungamente repressa.

Dal 2 all’8 – 11 si sprofonda nel disagio.

Tutto è fortemente esasperato ed esasperante.

Lo so, me ne rendo conto.

Inutile metterci fiocchetti e lustrini.

Questo il momento, questo quanto ci troviamo a sperimentare in questo periodo così impattante, assolutamente trasformante e rivoluzionario.

Stiamo facendo i conti con la nostra Umanità al fine di poterla integrare alla Spiritualità che siamo e, finalmente, dare Corpo allo Spirito.

Siamo nel buio e stiamo entrando nella tempesta, ma questo buio e questa tempesta passeranno.

Ciò che possiamo fare adesso è stringerci intimamente in noi stessi e contemplarlo questo dolore smettendo di scacciarlo, di resisterlo.

Considerando anzi che proprio da questo buio e da questa tempesta ne usciremo temprati.

Svuotati di tutto, sì, ma assolutamente pronti a creare e ricreare contesti e criteri nuovi.

Si tratta un breve periodo ancora paragonato ai mesi trascorsi, si tratta davvero di poco.

Siamo alle battute finali di un qualcosa che è assolutamente indispensabile per la Rinascita e alla Riscoperta dell’Essere in divenire.

Solo toccando il fondo possiamo poi risalire, non c’è altra via.

Esorto ognuno ad adoperarsi per continuare a camminare in questa valle oscura affrontando questo momento.

Senza smettere di crederci, senza mollare.

Mi piacerebbe poter asserire che da questa settimana le cose miglioreranno, ma mentirei, innanzi tutto a me stessa e poi a voi che leggete.

Dal 2 all’8 – 11 si sprofonda nel disagio.

Sì, passerà.

Sì, ce la possiamo fare, e sì, abbiamo tutte le risorse in noi per affrontare con forza interiore questo momento.

Anzitutto accettando la nostra vulnerabilità, integrando la nostra rabbia e rimanendo osservatori attivi di questo grande spettacolo mediatico, smettendo di farci travolgere.

Non perché non ci sia il virus in se, ma perché questa cosa è stata portata a livelli così estremi ed esasperati che nel dilagare della psicosi si è perso il discernimento e il senso delle cose.

Possiamo ritrovarlo e possiamo iniziare ad entrare in contatto con la nostra parte più profonda ascoltando e riconnettendoci al nostro centro, mettendo un punto alla proliferazione della paura.

Quello adesso è il virus più letale.

La settimana si presenta con ulteriori strette psicologiche e materiali.

Le notizie dal mondo saranno importanti e per certi versi sorprendenti…

Le energie sono molto forti, adoperiamoci per integrarle assecondando il nostro corpo che potrebbe richiedere maggior riposo.

E costantemente, ripeto, costantemente, ricordando che questo è solo un momento, intenso, impegnativo oltre modo, ma solo un momento.

E in quanto tale passa.

Siamo in corsa per il capolinea di questo Vibrato 2020, il prossimo anno avrà nuove sfide per noi.

Affronteremo altre situazioni, ma anche la nascita di nuovi criteri, di nuovi contesti.

Adesso però sta arrivando una forte tempesta, riduciamo le vele e addentriamoci, affrontandola al meglio delle nostre capacità e  oltre, con coraggio, prontezza e determinazione.

Siamo progettati per farcela!

Ne usciremo!

A tutti i Cuori impavidi!

Procedo contemplando il mistero che mi avvolge e nel quale respiro il soffio Sacro della vita.

E il viaggio continua…

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Con Forza, Coraggio e Fede.

Siate Luce!

Stefania Ricceri