IL PROCEDERE LENTO NELLE PROFONDITÀ

il procedere lento nelle profondità.

IL PROCEDERE LENTO NELLE PROFONDITÀ

Che fa salire un nuovo senso di esistere.

Il procedere lento nelle profondità che fa salire un nuovo senso di esistere, può essere per certi versi devastante in quanto, ci troviamo dinanzi un fitto buio di luce.

Immagina di trovarti in una fossa profonda e di vedere l’arrivo di una valanga che sta per riversarsi su di te senza che tu possa fare niente per evitarlo.

Immagina poi che questa sia fatta di una sostanza acquosa ma consistente, qualcosa che dispone di intelligenza e che sa riorganizzarsi.

Qualcosa di spostabile e malleabile all’occorrenza.

Ora, certamente non arriva con le istruzioni per l’uso, dunque dovresti aggrapparti ad un’unica cosa di cui certamente disponi: l’istinto di sopravvivenza.

L’immagine Tarologica che segue ci racconta della settimana che va dal 7 al 13 Agosto in cui la valanga in questione sarà protagonista.

Il procedere lento nelle profondità

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Il procedere lento nelle profondità che fa salire un nuovo senso di esistere.

Facciamo un passo alla volta prima di arrivare a lei, la valanga.

Il vuoto si è fatto confondente, percezioni si sono accavallate in un susseguirsi di moti emotivi e fisici che portano a non comprendere bene dove ci si trova e neanche dove dirigersi.

O perlomeno, tanti nell’essere strutturati sanno dove stanno andando, ma anche per loro la rete è caduta e il navigatore non indica più la via, quindi il senso di disorientamento potrebbe affacciarsi.

Cosa ci sta dicendo la Vita?

Beh, che è ora di affidarsi alla bussola interiore proprio perché la rete non può essere il punto fondamentale di tutto risultando assai precaria a tratti più o meno lunghi.

Lo facciamo?

No!

Perché?

Per il semplice fatto che siamo “vagamente” rincoglioniti dalla comodità.

Tutto veloce, a portata di mano e di click; viviamo con gli occhi bassi a guardare scorrere cazzate senza più alzare la testa, senza più vedere.

Pensaci, qual è la prima cosa che fai la mattina?

Quale quella che fai appena puoi?

Dove la metti la foto con la bocca a culo di gallina?

Verso cosa orienti le tue giornate lavorative e non?

Nelle profondità in cui stiamo approdando troveremo un fitto buio di luce per cui tenere gli occhi aperti richiede coraggio.

Questo perché avremo di che rapportarci con noi stessi, tutti i noi stessi che popolano il condominio che siamo.

Il procedere lento nelle profondità.

Ogni piccolo noi là dentro si farà avanti e si mostrerà proprio per essere finalmente armonizzato e integrato.

Sarà facile?

Non lo so, dipende da te.

Considera che siamo piuttosto schizzinosi e quelle che riteniamo essere parti oscure, brutte o catalogate come cattive, tendiamo a relegarle nel fondo per poter mostrare, o comunque illusoriamente sentire, di essere bravi, buoni e belli.

La notizia è che adesso ci troveremo nel fondo dove abbiamo relegato tutti quei piccoli noi che abbiamo ritenuto essere inappropriati alla nostra apparenza.

Quel fondo è la nostra terra interiore che ci parla e che adesso vuole, anzi, pretende, di essere ascoltata.

A tal proposito non avremo altra scelta che fermarci, sederci e ascoltare.

Chi avanzerà verso di te dei tuoi piccoli te procurandoti inorridimento, vergogna, frustrazione, rabbia, rancore, violenza, delusione e altro ancora?

E, non potendo far altro che ascoltare, nell’immobilità del momento, cosa farai tu con tutti loro?

Come ti approccerai alle loro esigenze?

Come ti sentirai?

In tanti modi diversi e in ognuno di questi incontrerai te.

E fino a che non ci farai pace continuerai a ritenerli dei demoni da cui vuoi liberarti.

Ma in fin dei conti, come puoi liberarti di quello che tu sei?

Non puoi!

Quello che puoi fare è sentirli, accoglierli, dialogarci, integrarli.

Il fatto è che noi siamo un insieme di tantissime parti che compongono la nostra persona e se non le integriamo tutte non saremo mai nell’amore come troppo spesso decantiamo spocchiosamente.

Lo si evince dalle foto social in cui ci si mette in posa da santi illuminati, ad esempio.

Oppure dal raccontare di essere così buoni e amorevoli che perdoniamo la qualsiasi mentre dentro, quel piccolo noi che non perdona, prenderebbe tutti a calci nel culo.

Solo che lì relegato, soffochiamo un sentire che reputiamo non essere illuminato.

Poi ci viene l’acciacco con cui raccontiamo che è arrivato per espiare chissà quale peccato di sette vite fa sparando a vanvera altre cazzate.

Invece no, ora la Vita ce li mette tutti davanti e non c’è via di fuga, ora ce la dobbiamo smazzare per davvero.

Il procedere lento nelle profondità.

Ci stiamo preparando ad un periodo importantissimo che ci terrà compagnia da metà Settembre fino Gennaio inoltrato.

Dobbiamo arrivarci il più preparati e temprati possibile, dunque Agosto in tal senso è una grande opportunità.

Coglila senza schizzinoserie perché tu sei anche quello che rifiuti di te.

Ora torniamo alla valanga e all’istinto di sopravvivenza.

Come ti dicevo, immagina di trovarti in una fossa, nell’impossibilità di fuga e di vedere arrivarti addosso una valanga di una sostanza trasparente acquosa seppur consistente che dispone di intelligenza sapendo riorganizzarsi.

Spostabile e malleabile all’occorrenza.

Che fai?

Chiaramente nel vederti sovrastare da questa, mediamente vai nel panico.

Tutti i campanelli d’allarme suonano e lì subentra lui:

L’istinto di sopravvivenza!

Lo abbiamo tutti e si presenta sempre a momento opportuno.

Provvede a tenere la carne viva, direi che non è poco.

Tendi a dimenarti probabilmente in maniera isterica fino a che ti accorgi che questa sostanza si sposta seguendo il movimento delle tue braccia.

Che si modella secondo il tuo volere.

Certo ci vanno gli occhi aperti perché tu ti accorga, ovviamente.

Compreso questo e posto che tieni gli occhi aperti, l’istinto di sopravvivenza ti consigliera di modellare dei gradini per risalire e uscire dalla fossa.

Comprenderai anche che quella valanga non è stata una disgrazia, bensì un’opportunità!

Senza di lei resteresti ancora là sotto.

Ecco, lo stesso vale per tutti i tuoi piccoli te che nel tempo hai relegato laggiù nel rifiuto di tutto quello che sei.

Nell’integrare ogni tuo piccolo te produrrai un gradino che ti riporterà su e, mano a mano, sentirai prontezza e tempra crescere in te  così da affrontare al meglio quanto poi accadrà in superficie.

Ribadisco, cogli l’opportunità, rialza lo sguardo e la testa, inizia a vedere bene cosa succede dentro di te e senza isterismi inutili affrontati in tutte le tue sfumature.

Ricorda sempre che siamo progettati per farcela, ricorda anche, però, che bisogna volere farcela, diversamente ci si disperde negli abissi di quello che siamo scalpitando nel vano tentativo di fuggire a noi stessi.

La Vita ti vuole.

Vivi!

L’era della Interezza è alle porte, la Stirpe dei Puri si va formando…

FIDEM

Umani Divini.

Divini Umani.

Torneremo a guardare le stelle.

E fu sera e fu mattina…

Stefania Ricceri

Stefania Ricceri

Tarologa • Autrice

Procedo contemplando il mistero che mi avvolge
e nel quale respiro il soffio Sacro della Vita.

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Siate Luce! 

Stefania Ricceri 

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