LA DECRESCITA RIFORMULANTE

la decrescita riformulante.

LA DECRESCITA RIFORMULANTE

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Porta ad un senso di svuotamento ristrutturante.

La decrescita riformulante porta ad un senso di svuotamento ristrutturante, assolutamente necessario, indispensabile, con il fine di portare l’individuo in divenire ad un nuovo concetto di esistere sostenibile e allineato al flusso della naturalità delle cose.

Lo ribadisco, è il momento!

Non sarà poi, domani, tra un mese o due anni, è davvero adesso!

Come stai?

Lo so che ti senti sbandare a tratti, che percepisci fatica e spesso smarrimento, ma ti accorgi di esserci?

Di far parte di un Disegno che va aldilà di tutto ciò che illusoriamente ritieni vero?

Per quanto il mese di Giugno ci abbia allietato con una sferzata di leggerezza, l’innalzamento vibrazionale non cessa la sua corsa.

Con questo mese si è avviato un ulteriore processo inarrestabile in quanto, Luglio prepara il terreno a tutto ciò che andrà poi sviluppandosi per bene con il mese di Agosto e parte di Settembre.

Ad un certo punto, pochi giorni dopo l’inizio dell’autunno, comprenderemo certamente cosa esattamente si conclamerà ai nostri occhi al compimento di questo processo.

Intanto però facciamo un passo alla volta, ritengo che sia opportuno arrivare preparati per comprendere bene cosa e come le cose si dispiegheranno.

Non ha senso dire adesso, ciò che lo ha è affrontare questo momento preparatorio al fine di arrivare là ben temprati e pronti.

Ecco l’immagine Tarologica che ci racconta la Settimana che va dal 10 al 16 Luglio.

La decrescita riformulante

La decrescita riformulante porta ad un senso di svuotamento ristrutturante.

Dunque, con il termine “decrescita”, intendo diminuzione di volume.

Ormai non ce ne rendiamo neanche più conto per la maggiore, ma siamo ad un punto culmine di tutto.

Non intendo di quello che accade a livello sociale per cui pare non esserci limite a certe nefandezze.

Parlo di tutto questo grande accumulo che ci portiamo appresso al quale tendiamo ad accumulare anche un sacco di cazzate.

Siamo sovraccarichi all’eccesso; di cose inutili, di fronzoli che crediamo abbelliscano la nostra forma, di apparenza, modalità fuffose, terminologie distorte.

Abbiamo perso sostanza contornandoci di futilità.

Abbandonato un linguaggio corretto rompendo parole per fare prima, per fare presto.

Contorni su contorni che ci hanno fatto perdere e non acquisire, e non crescere né tanto meno evolvere.

Parrà brutto a dirsi, ma tant’è.

Guardiamoci intorno, ognuno per sé, quanta inutilità abbiamo accumulato per celare e sopprimere quello che sentiamo dentro?

La naturalità è stata presa e lanciata nella monnezza per unghie finte, ciglia di plastica, abiti che sembrano fazzoletti in nome della tendenza.

Questo per le donne, ma anche gli uomini non sono da meno, anzi…

Ci circondiamo di cose inutili per riempire allo sfinimento un vuoto che tale resta e che diventa una corsa smodata all’accumulo di niente…

… nella sera poi, prima di chiudere gli occhi, il vuoto bussa e il malessere interiore fa capolino ricordandoci che, ancora, laggiù la pace non c’è.

La decrescita riformulante.

Cosa evidenzia tutto ciò?

Come possiamo parlare di interiorità o ancora di più di Spiritualità quando ci sommergiamo di inutilità pur di apparire.

Ma per cosa?

Ma per chi?

In nome di che?

Questo inevitabilmente andrà a premere sulla radice prima di ciò che siamo oltre tutto il contorno di facciata e ci porterà ad osservarci in maniera singolare direi.

Davvero siamo quello che vediamo riflesso nello specchio?

Beninteso, non dico che bisogna andare a vivere a Troglolandia, ma, potrebbe essere che la situazione sia “un po’” sfuggita di mano?

Allora decrescita.

A livello interiore devo dire che nell’ultimo periodo sto incontrando persone che avvertono un profondo ravanamento dentro.

Si comincia a sentire, comprendere, vedere.

Certo, si sapeva che sarebbe accaduto, era inevitabile, ma constatarlo concretamente è un segnale importante.

C’è una maggior ricerca di introspezione, di ascolto, osservazione, ma ancora pochi sono disposti a disfarsi di certe maschere in nome della facciata.

La decrescita riformulante porta ad un senso di svuotamento ristrutturante.

Durante la settimana però avremo modo di continuare a ripulirci per via di uno scatto di particelle cosmiche che busseranno molto forte alla nostra porta.

Lo scorgeremo certamente anche nel collettivo come un certo non so che di “voglia di tornare alle origini”.

Tornare a zero per vivere in epoca contemporanea in modo sano, etico, sostenibile, armonioso e bello.

Ora è tutto troppo.

Ostentato all’inverosimile, veloce, esagerato, volgare, innaturale.

Come possiamo pensare di riuscire a reggere queste frequenze in tale maniera?

Considerato che il passaggio è davvero il suo più stretto storico, se vogliamo attraversarlo davvero è arrivato il momento di fare i conti con noi stessi.

Affinché ciò che siamo dentro si rifletta anche fuori e viceversa.

In modo che non vi siano discrepanze, incongruenze, perché quando arriverà il momento, ormai prossimo, non sarà con ciò che mostriamo fuori che riusciremo ad attraversare la tormenta.

La attraverseremo se saremo Interi.

Se il nostro essere sarà allineato emotivamente, mentalmente, fisicamente e spiritualmente in modo armonioso e secondo la vera propria natura.

Siamo pezzi unici che ad un certo punto hanno deciso di uniformarsi diventando tutti uguali e omologandosi ad un contesto sociale distorto ed involutivo.

Allora sì, ben venga la decrescita.

Dal cielo s’intravvidero nuove stelle cadenti e poi si sentì un boato che riecheggiò per mare e per terra. Si videro colori illuminare a giorno la notte e fu segno di Rivelazione e Rinascita.

Grandi ali avvolsero l’atmosfera che portò il cielo a diventare giallo per poi, poco a poco, divenire viola e mostrare una nuova alba.

Ed Egli si manifestò attraverso il soffio Sacro che si propagò in ogni dove.

FIDEM

Umani Divini.

Divini Umani.

Torneremo a guardare le stelle.

E fu sera e fu mattina…

Stefania Ricceri

Stefania Ricceri

Tarologa • Autrice

Procedo contemplando il mistero che mi avvolge
e nel quale respiro il soffio Sacro della Vita.

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Con Forza, Coraggio e Fede.

Siate Luce! 

Stefania Ricceri 

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