Le radici nel fango.

Ciò che sta accadendo non lo puoi controllare.

Le cose stanno cambiando rapidamente e non c’è modo di rallentare la corsa.

Anzi, da qua in poi ci sarà un’accelerazione che richiederà criteriosa attenzione e velocità d’azione coordinata, disciplinata e congruente.

Per quanto l’umano tenti di possedere la natura, l’unica cosa che può ottenere è che la cosa gli si ritorca contro.

Nondimeno c’è da aggiungere che a prescindere da chi fa cosa o cosa fa chi, “non si muove foglia che Dio non voglia”.

Tutto è perfettamente allineato ad un disegno che non possiamo vedere né capire completamente, in quanto lo scopriamo un passo alla volta, come natura vuole.

Questo per dire che tutti gli arzigogoli degli ultimi giorni sugli accadimenti dovuti alla pioggia, altro non sono che un processo naturale di cose.

Poi possiamo argomentare sui passaggi di aerei sciosi quanto vogliamo, menarla che è tutto un complotto, per carità.

Fatto è che sta accadendo ora, la terra parla, chiaramente, di disfacimento e rigenerazione.

In fin dei conti si raccoglie ciò che si semina e certamente se le cose dal principio fossero state fatte bene, non starebbe accadendo ciò a cui stiamo assistendo.

Questo perché quando le cose sono fatte bene, restano.

Dunque di chi è la responsabilità se non della mano umana?

Le radici nel fango.

Qui tutto ci sta mostrando come abbiamo agito, non lo sapevamo che alla lunga le cose sarebbero andate così?

Che in un  momento non precisato le nostre azioni avrebbero comportato lo disfacimento?

E questo, nel tuo intimo, come si riflette nella tua vita?

Che cosa si è sgretolato travolto da una valanga di fango?

Cosa è rimasto da questo passaggio irruente e denudante?

Osserva.

Perché quello che è rimasto, poco o tanto che sia, è il fondamento da cui ricreare.

Ricostruire.

Sanare.

Poi, quel fango ha in sé i nutrienti necessari per le tue radici, senza i quali non potresti dare spessore e forza alla tua struttura interna.

E l’acqua purifica, porta in superficie tutto ciò che sotto, e dentro, stagnava da lungo tempo.

Fa male?

Certo!

È indispensabile per il flusso evolutivo dell’essere in divenire?

Assolutamente sì!

Le radici nel fango.

Per quanto possa risultare impegnativo, siamo nel pieno, e sottolineo pieno, di un processo di guarigione senza precedenti.

La Vita ci vuole integri e per raggiungere questo risultato sta portando alla distruzione di tutto l’inutile.

Ci sta svuotando di tutti quei preconcetti illusori di comodità ipocrita su cui è stata costruita la società così come la struttura individuale.

Ne consegue che per riorganizzare un nuovo equilibrio si rende necessario ripulire e, siccome ce n’è parecchio da grattare, ecco che avvertiamo questo “dolore” dentro e fuori.

La Vita vuole che le cose siano fatte bene, che abbiano un senso armonioso, sano, etico.

Non ti resta che mollare la presa, e la mollerai volente o nolente, per il semplice fatto che lungo la via stretta puoi passare solo tu.

La settimana determina un alleggerimento per quanto il lavorio destrutturante prosegua.

Ricorda che è tempo di Verità, che lo Spirito prosegue la sua corsa nel prendere Corpo e che il fango ti porta a consapevolizzare che è arrivato il momento di Rinascere!

FIDEM

Umani Divini.

Divini Umani.

Torneremo a guardare le stelle.

E fu sera e fu mattina…