Il punto è che è necessario tornare alla terra. Per alcuni un’esigenza che si fa sempre più impellente, prepotente.
Ma cosa vuol dire tornare alla terra?
Vuol dire tornare alle origini.
Semplicemente.
Ho dentro il desiderio ardente e la visione prorompente di un luogo; una casa grande e grande terra intorno. Vedo persone che vivono in condivisione e che vibrano con lo stesso intento: vivere!
Vivere pienamente un quotidiano fatto di spirito nella materia. Individui che lavorano dando energia a ciò che creano e che, in perfetta simbiosi con il cosmo, vibrano ardentemente risplendendo.
Un luogo che sia il centro che manifesti la spiritualità dove la condivisione regni sovrana e che produca frutti dalla terra e dall’essere, attraverso le proprie mani, che poi ramifichi, creando altre realtà in cui portare ciò che dal centro nasce. Ecco allora il sorgere di botteghe con frutta e verdura, lavorazioni a mano, luoghi in cui si racconti che esiste un centro dove vivere. Vivere davvero!
Dove l’antico si amalgama al contemporaneo e la conoscenza antica si tramandi alle nuove genti, alle nuove generazioni.
Nella consapevolezza che esiste la tecnologia e la possibilità di farne buon uso… perché ora credo possibile e assolutamente giusto unire ciò che siamo stati con ciò che siamo diventati senza privarci di nulla. Dunque vivere l’abbondanza della semplicità e dell’armonia.
Contadini contemporanei che lavorino la terra, sensitivi, astrologi, tarologi, veggenti, terapisti di ogni disciplina; costruttori che utilizzino strumenti innovativi, avvocati che portino il senso delle cose, medici che vadano davvero dentro, calzolai che producano con amore, artisti che manifestino forma e colore, cuochi che diano ulteriore vita al cibo, comunicatori di ogni dove che portino i loro messaggi, erboristi che curino, dentisti che parlino con ogni dente, camerieri e giullari che portino allegria, musicisti che accendano la vibrazione dentro, fotografi che immortalino l’infinito, ingegneri e architetti che diano vita a costruzioni ideali in sintonia con le necessità dell’essere e dell’ambiente e poi costruttori, tessitori e sarti che diano vita a forme e colori, maestri che donino ai bambini conoscenza.
Un luogo dove ogni mestiere abbia nel suo centro vibrazione, spiritualità e profonda connessione con il cosmo.
Ora… nel comporre piccoli passi sento parlare di denaro, permessi, business, sento parlare di difficoltà di realizzazione e di richiesta di una progettualità ben precisa. Tutte cose normali e ovvie perché viviamo nella materia e dalla materia andiamo a ricongiungerci con l’essenza per divenire. Allora sì, sento, vedo e percepisco che si può fare e che nell’unione di intenti tutto può prendere forma e vita.
So che un luogo in questa meravigliosa terra, Nerja (Andalusia, Spagna), in cui mi trovo, carica di vibrazione ed energia mi sta chiamando, mi sta aspettando; magari non oggi, non domani, ma la troverò.
Nascerà e avrà un nome antico che risuonerà nel Cuore di molti individui contemporanei che hanno in se una Fiamma che arde.
Eccolo qua il mio seme, seme che desidera congiungersi ad altri semi e che diverrà un albero meraviglioso in cui, al calar della sera, sedendo ai suoi piedi, molte cose saranno raccontate e condivise e che darà energia e riparo donando continuamente linfa per alimentare la Fiamma Divina presente in ognuno di noi.
Apro questa porta dunque, se in giro per il mondo ci sono semi che rappresentino ogni ramo spirituale, professionale e artigianale che si sentono richiamati mi contattino e creino insieme a me parte del Nuovo Mondo.
Insieme tutto è possibile.
Se queste parole risuonano in te contattami: semecercaseme@gmail.com
Con Forza, Coraggio e Fede.
Siate Luce!
Stefania Ricceri