Il rapido evolvere delle cose.

Flusso, energia, ribaltamento, aventi improvvisi, molle che scattano, ma soprattutto, Verità.

Queste le parole che danno il tono e il senso della settimana che da l’avvio ufficiale ad un periodo di grande intensità.

Solo che sai, tu chissà che ti aspetti, che al finale sono sempre quelle a fotterti, le aspettative.

Il punto qui non è da dove arriverà il colpo, non è stando in guardia con occhi sgranati che riuscirai nell’impresa, no.

Riuscirai nella misura in cui respirerai e farai silenzio mettendoti via e ascoltando.

Ma tanto corri, hai fretta, smania, vuoi risposte perché vuoi capire e mentre vuoi capire vorresti anche che ti venisse detto da dove arriverà la sorpresa.

Questo sai perché?

Per il semplice fatto che vorresti un controllo su di un qualcosa di incontrollabile.

Perché la Vita è questo, incontrollabile.

É un mistero da contemplare.

Ma tu stai ancora aspettando qualcosa che arriverà, ed è così, ma non come vuoi tu.

E per quanto tu voglia capire, beh, non c’è un cazzo da capire.

Allora mi raccontano di sensazioni, di percezioni, sogni, impressioni.

Certamente ne avrai anche tu.

Ma prova a ripulirle quelle robe, togli la smania, la paura, l’isteria del controllo, la fretta, l’ansia; togli i pensieri, i tremori, il respiro affannato, le notti insonni.

Togli.

Quello che resterà è il sentire, il tuo, e quando sarà ripulito da tutti ii pipponi che ti fai, allora troverai la risposta e saprai bene come muoverti.

Perché credi, da muoversi ce ne sarà eccome!

Il rapido evolvere delle cose.

Non sono catastrofista, non lo sono mai stata, non avrei messo al mondo quattro figli.

Non ho mai neanche detto che sarebbe stato facile, anzi.

Ma ho sempre detto, e lo ribadisco: siamo progettati per farcela, ma anche qui, non significa che ce la faremo tutti.

Un progetto non implica che poi si riesca e questo dipende solo da una cosa: volercela fare davvero.

E diciamolo, non tutti lo vogliono, altrimenti non saremmo così messi, non ti pare?

E allora ancora…

Resteremo, resterete, resteranno in pochi, ma da pochi diverremo, diverrete, diverranno, molti e molti e molti.

Per essere tra quei pochi, e lo dico e a te come a me stessa, devi volerci essere con tutto quello che sei.

Ora entriamo in curva veramente e se vuoi evitare di cadere devi tenerti forte.

E per tenerti forte devi volere arrivare a meta.

Non importa se non vedi, se non capisci, se non sai, se tutti vanno di là mentre tu dentro senti di andare altrove.

Non seguire, seguiti.

Troverai a suo tempo individui che hanno scelto “altrove” come te e sarà quello il momento in cui potrai dire che sì, alla fine è andato tutto bene.

Il rapido evolvere delle cose.

C’è aria di imposizione, di chiusura, di blocco, di restrizione, vero.

Ma c’è anche aria di Verità.

Di riscoperta.

C’è aria di valori, del tornare al darli quei valori, che non sono verso le cose, ma verso tutto ciò che si è smarrito nella corsa sfrenata di una società più presa dall’apparire che dall’essere.

Tornerà di moda, credimi, l’onestà, l’etica, il senso della famiglia, la bellezza, l’amore.

Torneranno di moda le lettere scritte a mano che profumano di buono.

Le nonne, torneranno di moda le nonne, quelle che cucinano bene e che profumano di saggezza e tanta, tanta pazienza.

Torneranno i principi morali, il prendersi cura, il senso dell’armonia e della pace, dell’unione e della condivisione.

Tornerà tutto perché l’antico si amalgama al contemporaneo e tornerà, tornerà tutto.

Ma non ora, deve passare ancora del tempo, ma sopratutto l’essere umano deve comprendere e per farlo deve attraversare la curva, salire la salita, raggiungere la vetta, e vedere.

Allora ci sarà la ricostruzione.

Ora no, ora deve crollare, tutto.

Il rapido evolvere delle cose.

E tu puoi solo determinare dentro di te quanto vuoi arrivare a meta senza pensare che cosa può comportare.

Lo so che non è facile, certi giorni hai la spenta dentro.

Io lo faccio per me, ma anche per le mie quattro estensioni.

Loro mi fanno trovare la forza quando non ne ho, mi fanno ritrovare quando mi perdo, mi fanno tornare a respirare quando vado giù.

I miei figli sono il mio perché, tutti i figli del mondo lo sono.

Questo mi basta e mi fa volere, ardentemente volere, di farcela.

Perché meritano di vivere in una società armoniosa, fatta di cose semplici e di bellezza.

Domani, 18 Settembre, compio 45 anni, e se sono qui è per loro e per tutti i figli del mondo.

Anche tu puoi trovare il tuo perché, anche tu puoi farcela.

Ti basterebbe già voler vivere, noi siamo quelli che hanno in sé il seme della ricostruzione organizzata e armoniosa.

E se succederà che ci incontreremo strada facendo, potremo prenderci per mano, farcela da soli è bello, farcela insieme è meglio.

Tutto riporta alla natura e alla naturalità delle cose.

Siamo verso l’ingresso del Nuovo Rinascimento.

L’era della Interezza è alle porte, la Stirpe dei Puri si va formando…

FIDEM

Umani Divini.

Divini Umani.

Torneremo a guardare le stelle.

E fu sera e fu mattina…