IL RIFLESSO DEL CAMPO DI COSCIENZA

il riflesso del campo di coscienza

IL RIFLESSO DEL CAMPO DI COSCIENZA

Produce il rendersi manifesto.

Il riflesso del campo di coscienza produce il rendersi manifesto per cui tutto ciò che accade è conseguenza di un flusso di “massa” unito all’innalzamento vibrazionale che segue la sua corsa e che, comunque, porta ad un compimento evolutivo.

Scendi dalla nuvoletta.

Metti i piedi in terra.

Per bene però che non è proprio il momento di atteggiamenti cazzari.

Guarda e vedi alle cose per quello che sono, fermati ad ascoltare, non me, ma ciò che dentro senti.

Nel Grande Disegno, che è ben definito, aldilà del tuo razionalizzare la qualunque nel tentativo, vano, di capire qualcosa di non capibile, il Mistero dell’Esistere si palesa ben oltre ogni comprensione umana.

Di fatto noi non siamo qui per capire, siamo qui per esistere, per assecondare il flusso e per rispondere ad esso in maniera armoniosa, cooperando e contribuendo in maniera edificante.

Ma no, non lo abbiamo compreso.

Questo ha fatto sì che ad un certo punto la razza umana ha creduto di potersi rendere più alto dell’Alto, discostandosi dalla naturalità delle cose e dal canto del cosmo, producendo una distorsione aberrante nel tentativo di sublimare un proprio smanioso senso di iper controllo disfacente.

Da qui, quella che segue è l’immagine dell’apertura Tarologica dedicata alla settimana che va dal 23 al 29 Ottobre.

Il riflesso del campo di coscienza

Iscriviti Gratuitamente alla Newsletter di Fiamma Divina!

Riceverai ogni settimana un approfondimento sulle Energie del momento in chiave Tarologica, totalmente gratuito, così da accompagnarti a seguire il flusso e magari offrirti qualche dritta su come affrontare al meglio la tua settimana.

Il riflesso del campo di coscienza produce il rendersi manifesto.

Il dispiegarsi degli eventi porta ad un susseguirsi di contesti fortemente trasformanti a cui non ci si può sottrarre.

In base agli accadimenti di questo periodo, riscontro spesso due facce della stessa medaglia che, ancora una volta, parlano di squilibri e di estremi.

Allora ribadisco, scendiamo dalla nuvoletta e mettiamo i piedi in terra.

Da un lato possiamo osservare la specie umana colta da invasamento folle determinato da una frustrazione egoica interiore che parla a cazzo, seppur con in mano strumenti preziosi e rivelatori.

Dall’altro, i soliti fisimati dal pensiero positivo che di pensiero positivo non hanno un cazzo.

Sì, perché un invasato arriva a quello stato per vie luminose che, evidentemente, l’hanno accecato, portando ad un riconglionimento tale da passare messaggi all’umanità pur anche corretti, ma distorti e distruttivi al contempo.

Dall’altro poi i “pensieristi positivisti” la menano con il fatto che se si trasmettono vibrazioni positive alcune cose non accadono.

Il che è anche vero, ma fino a che punto possiamo dire che un pensiero sia puro?

Che in quel pensiero vi sia una vibrazione corretta e non alimentata dalla paura?

Perché sai, se io dico che andrà tutto bene mentre mi cago addosso dalla paura, non trasmetto esattamente una vibrazione positiva.

In quel caso le parole si caricano di tutt’altra energia, non conta ciò che dici o pensi, ma come dici o pensi.

Non c’è niente da fare signore e signori, è sempre il come a fare la differenza!

Il riflesso del campo di coscienza.

Allora prendiamone atto.

Quello che sta accadendo e che accadrà, altro non è che una naturale conseguenza della nostra piccolezza che fa la sborona mettendo avanti la propria ombra allargata e allungata.

Già, l’ombra.

Cosa a cui molti individui spiritualnewage sono allergici proclamandosi illuminati camminanti.

Siamo alla stregua del “grazie grazie grazie” che va ancora tanto di moda e che la maggior parte di coloro che lo ripetono come un disco rotto sono colti da frustrazione e insoddisfazione perenne.

“Credono” che dicendolo tre volte perché si sono scritti su questo centinaia di libri, basti a far cambiare la propria condizione interna ed esterna.

Ma di fatto, non cambia un cazzo.

Perché?

Per il semplice motivo che se non lo senti non lo vivi, siamo sempre lì, non è cosa, è come.

Le parole che diciamo sono cariche della nostra vibrazione e rispondono a quella vibrazione a prescindere dalla parola in sé.

Solo che non lo abbiamo ancora compreso e spariamo  vibrazioni opposte alle parole che pronunciamo ottenendo risultati che riflettono quello che emaniamo.

Ora, ma in definitiva, cos’abbiamo fatto concretamente per evitare di arrivare all’attuale situazione?

Nel constatare i fatti, direi niente, se non lanciare a vanvera parole cariche di tutta quella roba che ci piace tanto tenerci dentro per evitare di correre il rischio di cambiare davvero le cose.

Perché noi siamo animali che in fondo ci stanno bene nella propria lagna, non è forse così?

Quante persone stanno sedute sulle proprie vite illusorie aspettando la manna dal cielo che gli salvi il culo?

Il riflesso del campo di coscienza.

Ancora oggi, per quanto a camminare su questo mondo vi siano più di otto miliardi di persone, pochi muovono il culo per porsi in cammino e adoperarsi costantemente nell’integrare le proprie ombre.

Ancora pochi fanno davvero i conti con la propria umanità contemplandola, vivendola e imparando ad amarla.

Ancora pochi si danno modo di porsi in ascolto dell’infinito.

E tra quei pochi, molti si perdono per mancanza di centratura, per distaccamento dei piedi con la terra, così divengono isterici straparlanti detti anche “invasati”

La via del risveglio della coscienza è lastricata da una luce così intensa e fitta che rimanerne accecati è davvero un attimo, anche meno.

Questo è dovuto al fatto che, a prescindere dal sentiero intrapreso, ad un certo punto l’umano medio è colto da fregole in culo che lo portano a smettere di camminare e iniziare a correre, bruciando le tappe.

Quando si dice che a giocare col fuoco poi ci si brucia.

Il flusso vibratorio interiore ad un individuo, tanto per cominciare, non risponde a bacchetta, ovvero, se io voglio mutare la mia vibrazione da negativa a positiva, non basta che inizio a ripetere cosette o a blaterare che va tutto bene e le cose poi andranno bene.

Quello che raccogliamo oggi è frutto di un qualcosa che dura da tempo e che negli ultimi anni si è espanso fino a questo punto.

Il riflesso del campo di coscienza.

Mutare la propria energia e vibrazione è un adoperarsi costante e continuo, fatto di umani alti e bassi, che dura per sempre in quanto siamo esseri in perenne evoluzione, e dal momento in cui ci accorgiamo e accorgiamo di accorgerci, niente può restare immutato.

Si tratta di un processo graduale, che richiede dei tempi che oggi come oggi non tolleriamo più perché non solo vogliamo la pappa pronta, ma la vogliamo subito.

Allora di cosa ci lamentiamo in fondo.

Per non arrivare a questo dovevamo lavorarci prima.

Non serve ad un cazzo adesso menarla con la buona energia quando in definitiva, se vediamo un nostro simile cadere per strada, la prima cosa che facciamo è prendere il telefono per fargli un video, e non per tendergli una mano.

Ci lamentiamo dei figli che hanno sempre il telefono in mano, ma dimentichiamo che la mela non cade mai lontano dall’albero.

Quell’albero siamo noi.

E se oggi sempre attraverso i video vediamo occhi terrorizzati di bambini laggiù… poniamoci delle domande.

Per quanto mi riguarda ogni figlio del mondo è mio figlio e se egli soffre è mio dovere proteggerlo dalla catastrofe che l’umano è.

Le sacre scritture che tanto vi divertite a condividere in questi giorni altro non sono che un motivo in più per comprendere e accorgersi.

Potevamo fermarci prima di questo scempio, potevamo unirci anziché dividerci, amarci anziché odiarci, condividere anziché privare.

Onorarci anziché umiliarci, donare anziché derubare.

E ora ditemi, tutto questo in nome di cosa?

Il riflesso del campo di coscienza.

Cosa diremo a quei bambini?

Che lo hanno scelto loro di incarnarsi in questo tempo su questo mondo circondati da stronzi come noi?

Quei bambini sembrano lontani, ma non lo sono, perché li puoi incontrare negli occhi dei tuoi figli e se di figli non ne hai, negli occhi di ogni bambino che incroci per strada distrattamente.

Di cosa ci lamentiamo in fondo se a tutto questo ci siamo arrivati con le nostre stesse mani?

Non abbiamo avuto Fede, non ne abbiamo tutt’ora, si è preferito averla in qualcosa che adesso sta mostrandosi concretamente per quello che è portando a morte così, d’un tratto,  senza che vi sia la benché minima possibilità di rimediare al danno fattosi.

Ma siamo ancora in tempo, non è mai troppo tardi per iniziare a coltivare in sé la Fede e cominciare a cambiare le cose.

Allora la domanda è: cominceremo in numero crescente ed esponenziale ad avere Fede così da cambiare lo stato di coscienza umano?

Sicuramente.

Ma per la maggiore accadrà quando tutto intorno sarà distruzione, allora e solo allora ci si ricorderà di lei, la Fede.

Per arrivare a sentire la Fede sarà necessario attraversare la tempesta e uscirne nudi.

Che l’Amore ti colga e ti travolga fino a portarti a sentire in te di poter attraversare qualsiasi inferno in nome di quell’Amore.

Allora sì che ti troverai tra quei pochi che diverranno molti e molti e molti.

So è che ce la faremo perché siamo progettati per farcela.

Andiamo avanti, cazzuti e coccolosi. 

Ogni cosa riporta alla natura e alla naturalità delle cose.

Siamo verso l’ingresso del Nuovo Rinascimento.

L’era della Interezza è alle porte, la Stirpe dei Puri si va formando…

FIDEM

Umani Divini.

Divini Umani.

Torneremo a guardare le stelle.

E fu sera e fu mattina…

Stefania Ricceri

Stefania Ricceri

Tarologa • Autrice

Procedo contemplando il mistero che mi avvolge
e nel quale respiro il soffio Sacro della Vita.

Se vuoi approfondire le argomentazioni che tratto ho pubblicato un libro che potrebbe fornire un ottimo contributo alla tua evoluzione

Iscriviti al Gruppo Facebook, avrai opportunità di seguire le mie dirette e di ricevere il messaggio dagli Arcani

Se vuoi una consulenza online in video chiamata con me attraverso i Tarocchi

Possiamo anche restare in contatto sui miei canali Social 

Con Forza, Coraggio e Fede.

Siate Luce! 

Stefania Ricceri 

Ti è piaciuto l'articolo?
Sentiti libero di condividerlo!