LA SCHIUSA DEL SEME E IL NUOVO CHE PREPOTENTE AVANZA

LA SCHIUSA DEL SEME E IL NUOVO CHE PREPOTENTE AVANZA

cielo

Da giorni ormai spesso mi ritrovo in quel luogo magico a due passi dalla Sacra di San Michele, Almese, nella provincia di Torino… da lì, come spesso ho raccontato, vengo accompagnata da una straordinaria onda di energia che mi consente di vedere molte cose.

Come dicevo, da giorni mi trovo sullo stradone che porta alla casa in cui ho trascorso tante domeniche e festività con la famiglia in età adolescenziale, al tempo non ero mai felice di andarci, ma poi, molto dopo che mio padre l’ha venduta, ho compreso quanto quel luogo fosse prezioso..

Arrivo sullo stradone, se mi volto come sempre la Sacra risplende in lontananza illuminata dal sole, vorrei proseguire per arrivare alla cancellata di casa, ma come se ci fosse un muro invisibile non riesco ad andare avanti, per quasi una settimana è andata così, arrivo, sento che c’è qualcosa di importante da vedere, ma non posso avanzare.

Ora rieccomi sullo stradone, butto un occhio alla Sacra di San Michele, sopra ad essa il sole la scalda e la illumina prepotentemente consentendomi di vederla bene nei particolari, mi volto per provare a percorrere la salita, il muro invisibile non c’è più e finalmente riesco a raggiungere la cancellata di casa in Via Mollar 22… una volta fuori tutto è immutato, il giardino come sempre rigoglioso mostra comunque i colori dell’autunno sgargianti, non noto differenze per un po’, poi alla mia sinistra, là dove la via continua e accompagna al bosco, vedo fluttuare una sfera verde che mi esorta a seguirla.

Raggiungo il bosco, il silenzio è avvolto da una sottile nebbia, continuo a camminare per i sentieri seguendo la sfera verde che ad un certo punto si ferma e scompare. Da quel punto vedo aprirsi nella terra una voragine e comincio a scendere nelle profondità seguendo un percorso obbligato fatto di stretti vicoli fino a raggiungere una specie di sala.

Il profumo di natura è meraviglioso e meravigliosa è la sfera bianca luminosa poggiata al suolo. Ha la dimensione di un’ anguria, e al suo interno sembra esserci gran fermento.

La vedo ingrandirsi e spaccarsi, dal suo interno escono come delle radici che affondano nel terreno e si propagano velocemente tutto intorno, dal punto in cui mi trovo, pur sentendomi in sicurezza, vedo che la terra si apre e le radici raggiungono così il nucleo della Madre Terra avvolgendolo con grande delicatezza e cominciando ad alimentarsi della sua energia, cresce e comincia poi a formare delle radici che questa volta salgono verso l’alto fermandosi a pochi centimetri dal suolo del bosco.

Il processo è perfetto, il seme si è impiantato e ora dopo essersi schiuso acquisisce energia dal nucleo della Madre Terra ampliando così il nuovo essere e le sue radici che pulsano all’unisono con il grande Cuore da cui vengono alimentate.

Mi ritrovo nel bosco, dal punto di apertura ora tutto è tornato alla normalità, ma la terra è calda, una nuova vita presto emergerà dalle profondità manifestandosi in tutta la sua bellezza.

Ed ecco che dopo questa esperienza comprendo, laddove tutto tace vuol dire che tutto muta, quasi impercettibile esternamente, dentro una grande trasformazione è in atto, ciò vuol dire che in perfetta armonia, anche noi, figli delle stelle e abitanti di questo meraviglioso pianeta siamo in piena trasformazione, in piena evoluzione.

Raccontai dell’arrivo del seme nell’articolo pubblicato il 27 Settembre, se avete piacere potrete rileggerlo qui, questo è per me palese segno che tutto sta maturando con grande velocità seppur in modo apparente sembri che tutto taccia.

E allora non stupiamoci se da dentro sentiamo la voglia di rinnovarci, di cominicare a fare le cose in modo nuovo, di creare nuovi modelli su cui poter costruire, non stupiamoci se abbiamo voglia di cominciare a vedere cose diverse, di creare cose diverse. Fluiamo, dal momento in cui  dentro tutto comincia a mutare poco passa affinchè anche fuori tutto cambi.

Dobbiamo essere più morbidi, non spaventarci dal nuovo che avanza e dal vecchio che ancora scalpita per sopravvivere, lasciamo che segua il suo corso, il ciclo naturale delle cose ce lo insegna: nascita, vita, morte… e che sia ben inteso, “morte” è Rivelazione, Trasformazione, perchè nulla muore ma tutto si trasforma… e allora senza restare aggrappati a tutto ciò che è stato abbandoniamoci al dolce battito che perennemente ci accompagna e ricordiamo che siamo un tutt’uno con i cicli dell’universo.

Ricordiamo inoltre che se opponiamo resistenza al cambiamento questo avverrà comunque, quindi sulla base di quanto di meraviglioso sta accadendo all’interno di ognuno…

Siate Luce!

Stefania Ricceri