Quando comprendi che il tempo non é diviso in tre ma é fuso in te.
Il tempo non è diviso in tre, il tempo è fuso in te; passato presente e futuro sono una cosa sola. L’idea che ne abbiamo è di tre periodi distinti e separati tra loro.
Avevo promesso che avrei approfondito questo argomento qualche articolo fa ed ora eccomi qua.
Siamo stati educati a ieri oggi e domani, andando oltre però, questi tre periodi sono un unico continuum che manifesta ciò che sei.
Lo dico con cognizione di causa e consapevolezza.
Si inneggia alla presenza, al lasciar andare il passato, a non pensare al futuro, a stare qui, ora, adesso, in questo momento.
Bene, tutto bene e tutto bello, ma…
Questa cosa negli anni ha deviato e scomposto portando a reprimere, trattenere, soffocare la nostra radice prima.
Per lungo tempo abbiamo cercato di ascoltare chi dice che dobbiamo lasciarci il passato alle spalle.
Nell’illusoria convinzione di averlo fatto, adesso ci accorgiamo che qualcosa è andato storto.
Ma cosa è andato storto?
Nel cercare di seguire la “retta via” abbiamo dimenticato noi stessi, convinti che lasciarsi il passato alle spalle fosse la cosa migliore abbiamo fatto un pasticcio.
Per due motivi.
Il primo è che le convinzioni mediamente creano equivoci. Ci convinciamo di qualcosa, però non vuol dire che ciò di cui siamo convinti sia ciò che davvero è.
Il secondo è che nel tentativo, vano perlopiù, di lasciarci il passato alle spalle, si è venuto a creare un muro di rifiuto per lo stesso creando ulteriore conflitto interiore e non solo.
E’ un discorso molto sottile, quasi impercettibile, eppure profondamente tangibile.
Il tempo non è diviso in tre è fuso in te.
La tua struttura fisica, emotiva, razionale e spirituale sono il risultato di un qualcosa che ha radici lontane. E’ arrivato il momento di prendere coscienza piuttosto che buttartelo farloccamente alle spalle.
Guardati, a chi somigli?
A mamma?
A papà?
Le tue mani somigliano a quelle di tua nonna?
Da chi hai preso il naso, lo sguardo, la corporatura?
Credi che la tua fattezza fisica sia distaccata dalla tue essenza?
Credi che la tua essenza abbia questa fattezza a caso?
No, non è così.
Tutto è correlato e tu sei il risultato di una lunga storia.
Una storia che non finirà nemmeno dopo di te.
Si tratta di un meticoloso processo evolutivo che non è destinato ad incontrare fine. Questa è la vita che nel suo perpetuo esistere va sempre avanti.
Dimmi, come formuli le tue emozioni?
Da cosa originano?
Come si sono evolute?
In che modo trasmetti i tuoi sentimenti?
Oppure andiamo nel pratico…
Come lavi i piatti o cambi l’olio alla macchina?
Come riordini casa o fai le pulizie?
In che modo ti organizzi per muoverti o per gestire la tua igiene e le cose pratiche del quotidiano?
Come vivi le tue relazioni e i tuoi rapporti sociali in genere?
Da dove origina tutto questo, chi te lo ha insegnato?
Ebbene, noi siamo il composto che conserva milioni di informazioni che manifestano ciò che siamo adesso.
Come si suol dire… il frutto non cade mai lontano dall’albero.
Ora dimmi, perchè dovremmo dimenticarci dell’albero che ci ha messo al mondo?
Davvero credi che chi ti abbia messo al mondo sia solo tua madre?
Oppure può essere che tua madre abbia partorito il risultato di milioni di informazioni che nel cadere al suolo acquisirà altre milioni di informazioni?
Siamo spugne mutanti che evolvono perennemente.
Perfetti e infiniti.
Per prendere coscienza di questo però è importante arrivare a comprendere non c’è niente da buttarsi alle spalle, anzi!
C’è da contemplare la nostra radice prima.
E credimi, questo non è un passo indietro, questo è un grande passo avanti!
Questo è il passo avanti che ti permette di consapevolizzare chi sei, cosa sei, perchè sei quel che sei, ed è attraverso questo che evolvi.
Sei il risultato di una storia che ora stai portando avanti tu. Puoi comprenderla per cambiare alcune cose che ti porti dentro da chissà quanto inconsapevolmente.
Ecco il nuovo ciclo che si apre.
Ti invita ad osservare ciò che sei e che attraverso di te sta esprimendo passato presente e futuro facendoti sentire dentro che il tempo è fuso in te.
Come puoi pretendere di cambiare il risultato se non conosci le cifre che lo formulano?
Il tempo non è diviso in tre, il tempo è fuso in te ed è il momento che tu ti accorga.
Il nuovo ciclo ti invita a ricollegarti alla radice prima. A sentire dentro di te tutte quelle informazioni vibrare. Ad avvertire l’esistenza di ciò che attraverso di te continua ad esprimersi senza morire mai.
Chi sei tu?
Qual è la tua storia?
Le risposte a queste due domande ti mostreranno dove stai andando, e lì, ancora una volta, sentirai dentro di te che passato presente e futuro non sono divisi in tre ma fusi in te.
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Con Forza, Coraggio e Fede
Siate Luce!
Stefania Ricceri