IL VENTO CHE SOFFIA FORTE SULLE PRECARIE COSE

il vento che soffia forte sulle precarie cose.

IL VENTO CHE SOFFIA FORTE SULLE PRECARIE COSE

Abbatte la disarmonia nell’evidenza dello squilibrio.

Il vento che soffia forte sulle precarie cose abbatte la disarmonia nell’evidenza dello squilibrio portando sconcerto rivelatorio al fine di ristabilire il senso della disciplina costruttiva per cui, nell’atteggiamento rigoroso, ordinato, criterioso e armonioso, l’individuo possa ridestarsi ed edificare la Bellezza.

Lungo il percorso formulante disagio confondente, risulta assai impegnativo destreggiarsi in meccanismi fuorvianti; ciò richiede una maggiore centratura, così come anche osservazione e ascolto acuti.

Eppure, questi giorni rispondono ad un flusso energetico colmo di input rivitalizzanti per cui può risultare assolutamente più agevole uscire dalla Cupola.

Ogni sfumatura energetica tocca corde interiori molto profonde che spostano l’apparato emotivo, e lo sguardo, portandolo ad esplorare la valle dell’ignoto dove tutto va diventando un entusiasmante viaggio avventuroso e colmo di scoperte.

Ma tu, dove sei?

Assecondi il flusso partecipando alla danza della Vita?

Ti lasci condurre dalla Sacra Bussola che in te pulsa e vibra?

La Giustizia scruta nelle tue profondità spostando, evidenziando, rimodulando, toccando, tagliando veementemente al fine di ridestare in te il senso dell’armonioso criterio disciplinato e rigoroso per condurti alla Bellezza.

Ma prima dev’essere caduta, prima dev’essere distruzione, l’abbattimento totale di squilibri inequivocabili che in molti hanno scambiato per linee guida libertine mentre, più che liberatorie, sono, in Verità, il senso più ampio dell’essere umano relegato all’inespressività della sua unicità fagocitato da un flusso omologante disfacente.

E La Forza apre alla settimana che va dal 7 al 13 Ottobre palesando l’ufficiale ingresso dell’energia del mese che, nel togliere i freni, andrà producendo, con il trascorrere dei giorni, un vento rivoluzionario a dir poco straordinario.

il vento che soffia forte sulle precarie cose

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Il vento che soffia forte sulle precarie cose abbatte la disarmonia nell’evidenza dello squilibrio.

Si avvia un periodo cruciale che va determinando importanti movimenti producendo accadimenti di rilevanza che determineranno mutamenti atti a far cadere prima, pulire poi e costruire dopo, in maniera opportuna e consona all’armonia e alla Bellezza.

Per quanto il momento epocale risulti essere nella sua fase di maggior delicatezza, trovo giusto sottolineare che, per quanto impegnativo, è e sarà affrontabile.

Siamo progettati per farcela, questo è bene ricordarlo costantemente.

Non condivido catastrofismi vari e perlopiù avariati da invasamenti squilibrati e fomentanti paura, questo che si tratti delle ufficiali e distorcenti fonti d’informazione o che si produca negli assetti condizionanti e limitanti di un contesto “spiritulanewage” dal quale, ribadisco, mi sono pienamente dissociata nel 2018.

Nel declino più totale, le due parti, pur contrapponendosi, risultano fuorvianti.

Schemi negli schemi, dentro schemi, che tendono a relegare l’individuo umano a preconcetti formulanti credenze e convinzioni deleterie per cui, da ambo i lati, regna ancora sovrano il disfacimento della Sacralità.

Troviamo da un lato individui obbedienti portanti messaggio, dalla scatola intorpidente, di paura e terrore che fomentano folle affamate di disagio decadente ormai così abituate alla bruttura da esserne totalmente dipendenti.

Dall’altro, ancora imperversano individui di dubbia, molto dubbia, taratura, che si presentano come la madonna incoronata raccontando di dimensioni illuminate dai quali dicono di trasmettere messaggi di volemose bene, peace&love, cuoricini, pizzi e merletti che fuorviano, drasticamente, coloro che si abbeverano da tali fonti.

Un impasto impastante che relega, ancora, l’individuo all’automatismo, all’omologazione, al limite di sé e del creato tutto.

Lo schema è quella cosa che preclude libertà di sentire, ascoltare, osservare; preclude il movimento nello spazio che sconfina oltre una o più modalità preconfezionate.

Il vento che soffia sulle precarie cose.

Andare oltre, sconfinare, significa uscire dagli schemi, e dunque dalla Cupola, dandosi modo di sperimentare; significa distaccarsi da condizionamenti, istruzioni, tecnicismi, distaccarsi da quelli che si ritengono essere dei bisogni.

Il bisogno di essere informati lasciandosi sporcare da frequenze mediaticamente rinchiudenti, credendo alla qualsiasi e facendosi risucchiare dalla bruttura, dalla paura, dal senso di inutilità frustrante.

Il bisogno di celebrare un giorno, di fare meditazioni di massa per questa o quella eclisse, per questo e quel portale; il bisogno di sentirsi parte, senza però, ancora, sentirsi parte di sé, nella piena relazione con sé stessi, l’individuo, persistentemente, ha invece la tendenza continua a cercare consensi per sentirsi parte di un clan, di un contesto.

Ma tu, dove sei?

Dove hai relegato la tua unicità nell’asserire che “siamo tutti uno”?

Come fai ad adattarti a stare entro i bordi senza assecondare il flusso che dentro di te grida per farsi sentire al fine di condurti proprio dove vorresti riuscire ad arrivare seguendo le istruzioni di fattori deviati e devianti che negli anni hanno prodotto umani inscatolati, invasati, per l’appunto, che sbraitano cazzate alle quali tu credi come non ci fosse un domani…

Ma quel domani c’è, eccome se c’è!

Lo potrai incontrare quando lascerai tutto e uscirai in esplorazione, quando abbatterai quei bisogni, quelle credenze, tutti quei fattori condizionanti che ti hanno portato a percepirti nella condizione di dover continuare a sentirti un fardello irrisolvibile dato dai continui “lavora su di te” mentre, tutto quello che ci sarebbe da fare è accettare e contemplare la propria unicità.

Slegandosi definitivamente dal “siamo tutti uno” e comprendendo, profondamente, che “siamo tutti UNO“.

E allora spariranno le frustrazioni, le limitazioni condizionanti, le credenze erranti, scompariranno le paure, le insicurezze, le barriere confinanti.

Resterai solo tu, nella tua nudità vulnerabile e forte, delicata e intera, connessa e verticalizzata, preziosa e Unica.

Il vento che soffia sulle precarie cose.

Dunque, cadendo tutto, da qui si apre il periodo del ritrovarsi, del vedere, del sentire, il periodo dello sceglierti, staccandoti da melmose costruzioni che ti hanno portato a credere di essere quello che non sei.

Ti hanno portato a credere che tu debba avere paura di tutto, hanno fomentato in te una paralisi accecante a cui hai permesso di toglierti il senso della Bellezza nell’Unicità che tu sei.

Il momento entra attivamente nel manifestare l’evidenza evidente dello squilibrio, la Vita ora impone di tornare al Sacro ordine che si muove nel flusso armonioso della naturalità delle cose.

E tu ne sei parte.

Questo è il momento in cui, nel palesarsi degli abbattimenti, dei crolli e delle cadute, la Vita ti ricorda chi sei.

Accorgiti.

E accorgiti di accorgerti.

Resteremo, resterete, resteranno in pochi, ma da pochi, diverremo, diverranno, diverrete molti e molti e molti.

Siate dunque prudenti come i serpenti, e semplici come le colombe”.  – Matteo 10,16

“Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Lascerò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Solo io ci sarò.”

Frank Herbert – Dune

In ultimo ricorda: mai sottovalutare il potere della Fede.

Nel nome di Michele, la Via, ora, è illuminata di Blu.

Lasciati pervadere, la linea Sacra è accesa, l’alba è davvero prossima.

A tutti i Guerrieri dell’Esercito Celeste.

Siamo verso l’ingresso del Nuovo Rinascimento.

L’era della Interezza è alle porte, la Stirpe dei Puri si va formando…

FIDEM

Umani Divini. Divini Umani.

E fu sera e fu mattina..

Stefania Ricceri - Fiamma Divina

Stefania Ricceri

Tarologa • Autrice

Procedo contemplando il mistero che mi avvolge
e nel quale respiro il soffio Sacro della Vita.

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Con Forza, Coraggio e Fede.

Siate Luce! 

Stefania Ricceri 

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